Sono intervenuti quasi in mille, da ogni parte d'Italia per manifestare in favore della libertà religiosa; disciplinati, composti, ma determinati a chiedere a gran voce al governo di procedere all'approvazione di una nuova legge sulla libertà religiosa, che tenga anche conto di quelle chiese, che sono la gran parte, prive di personalità giuridica. Erano presenti anche diverse organizzazioni impegnate sul fronte dei diritti umani, anche laiche, che si battono non solo per la libertà religiosa, negata in molti paesi, specialmente quelli islamici, ma anche per il pieno rispetto di tutti gli altri diritti civili. L'Alleanza Evangelica Italiana ha da sempre un'attenzione particolare nei confronti della libertà, della laicità e del pluralismo dell'informazione e questo Raduno è stato una pietra miliare della sua storia.
Il
tema principale della manifestazione è stato quello sulla la libertà religiosa,
che qualcuno ha definito la madre di tute le libertà. L'ultima legge approvata
in Italia sulla libertà religiosa, se si escludono il concordato con la chiesa
cattolica, e le intese con alcune altre confessioni religiose, risale al 1929, e
va sotto il nome di legge sui "culti ammessi". E la maggioranza delle chiese
evangeliche in Italia, è inquadrata da questa legge fascista, ormai ridotta ad
un colabrodo, dalla Corte Costituzionale, che con i suoi pronunciamenti ha
abrogato, in parte o per intero, molti dei suoi articoli, perché
incostituzionali.
Un altro tema scottante è stato quello della laicità. In un Paese a forte
rischio di confessionalizzazione cattolica, è stato importante ribadire la
necessità che lo stato sia rispettoso di tutte le confessioni religiose, anche
quelle di minoranza. La presenza evangelica deve essere profetica per il
compimento di una laicità realizzata. Era presente in Piazza SS Apostoli, con i
suoi microfoni, Radio Radicale, che ha realizzato un ottimo servizio giornalistico
sulla giornata, intervistando alcuni protagonisti, tra cui il Presidente
AEI Roberto Mazzeschi e il sen. Lucio Malan. Numerosi gli interventi di pastori
e associazioni evangeliche che hanno saputo sottolineare con forza la necessità
che il vero cristianesimo sia pronto a dire la verità e battersi per il diritto
e la giustizia di ognuno. Messaggi di saluto sono pervenuti dal ministro Paolo
Ferrero e da vari altri esponenti politici.
Piena soddisfazione è stata espressa dagli organizzatori della manifestazione,
sia per la qualità degli interventi, che per la partecipazione dei molti
credenti evangelici interventi da varie parti d'Italia, nonostante la freddezza
di alcuni settori dell'evangelismo italiano. Molto toccante è stata anche la
testimonianza finale di Nicola Legrottaglie, giocatore della Juventus e credente
evangelico, che ha sottolineato l'importanza dell'unità cristiana e della
libertà ricevuta in Cristo al servizio degli altri. Lo stesso giocatore aveva
partecipato alla realizzazione del video promozionale dell'evento. Nel suo
intervento conclusivo, Mazzeschi ha ribadito il fatto che l'AEI continuerà la
sua funzione di rappresentanza e di testimonianza a favore del popolo
evangelico per la libertà di tutti.