Evangelici e Sindone: l'Alleanza Evangelica si dissocia

Di fronte alle recenti notizie relative alla spettacolarizzazione della sindone e all’omaggio resole dal tele-predicatore americano Benny Hinn e dal presidente del Network americano “Trinity Broadcasting” Paul Crouch, apparse sui quotidiani ed in particolare su “La Stampa” del 21 aprile scorso, l’Alleanza Evangelica Italiana desidera sottolineare la propria posizione in merito e soprattutto prendere le distanze da certi “pastori evangelici” che pubblicizzano in modo trionfalistico maxi raccolte di fondi per la cappella Guarini dopo il noto incendio.

I principi biblici sui quali si fonda l’Alleanza Evangelica Italiana (collegata all’Alleanza Evangelica Europea e all’Alleanza Evangelica Mondiale (WEF) con 150 milioni di credenti in oltre cento nazioni) sono assolutamente contrari a queste manifestazioni. Il Signore infatti avverte in modo chiaro, sia nell’Antico che nel Nuovo Testamento, attraverso la Parola del Suo unigenito figlio Gesù, che “nessuno può rimettere i peccati tranne Dio” e che la salvezza per grazia mediante la fede esclude la partecipazione di evangelici a pratiche religiose intrise di idolatria. Di conseguenza riteniamo che sia assurdo e antibiblico annunciare un’indulgenza o un perdono divino ottenibile andando a vedere un telo, la cui provenienza è tuttora incerta e che comunque la stessa chiesa cattolica accettò essere un manufatto medioevale. Anche se la sindone fosse stata realmente il sudario di Cristo essa non avrebbe comunque alcuna rilevanza salvifica. La salvezza dell’anima e il perdono dei peccati si ottengono gratuitamente e senza bisogno di pellegrinaggi e reliquie aprendo il cuore a Cristo e chiedendoGli con sincerità di entrare nella propria vita ed esserne il Signore. Quando questo miracolo spirituale si verifica, avviene la nuova nascita, quella che Gesù spiegò con molta chiarezza a Nicodemo e che l’evangelista Giovanni riporta fedelmente nel capitolo 3 del suo libro. La nuova nascita, la rigenerazione di cui parla anche l’apostolo Paolo nella lettera ai Corinzi, non si può “guadagnare” né comperare con offerte strabilianti (come quella promessa dal Sig. Crouch), pellegrinaggi o scale sante. La Salvezza si “riceve”. Essa è il dono più prezioso che Dio fa all’uomo che si pente davanti a Lui, invoca il Suo perdono e comprende che avrebbe dovuto essere inchiodato sulla croce al posto di Cristo.

Quanto ai dollari USA promessi da Crouch con uno stile mercantilistico e trionfalistico, nulla suona più estraneo allo spirito evangelico. Infatti un vero cristiano avrebbe scopi ben più nobili per destinare questi fondi: ad esempio l’evangelizzazione delle migliaia di pellegrini che giungeranno in Italia per il Giubileo e dovranno purtroppo subire spettacoli di idolatria e di miracolismo.

Il giusto inquadramento del Giubileo nella prospettiva di annunzio della misericordia di Dio e di liberazione da stereotipi idolatri, è l’obiettivo primario dell’Alleanza Evangelica Italiana alle soglie del terzo millennio come tempo della chiesa.