Il clima cambia l’attitudine e l’umiltà

Dr Elaine Storkey

Il dottor Storkey ha parlato subito dopo che il primo ministro Tony Blair aveva messo in guardia circa il fatto che l’impatto del cambiamento climatico potesse essere più serio di quanto si pensasse in precedenza.
Questo rapporto governativo (Exeter) segnala i timori che i ghiacci dell’Antartide e della Groenlandia siano sul punto di sciogliersi completamente, portando a un devastante aumento del livello del mare.

Quello che segue è il testo del “Pensiero del giorno” del Dr Storkey, trasmesso dalla radio BBC nello scorso mese di gennaio.

“Il Rapporto Exeter ha sottolineato con discrezione che c’è ora ‘una maggiore chiarezza e una minore indeterminatezza circa le conseguenze del cambiamento climatico, con rischi più gravi di quanto si pensasse.’ C’è inoltre un’ulteriore conferma da parte degli scienziati che il pianeta si sta surriscaldando ben oltre i valori naturali e che fattori umani ne sono la causa. È necessario che al più presto si riducano il consumo di energia e le emissioni di gas serra.

Quindi perché non lo facciamo? Perché sembra che sia i governi sia le persone siano inadeguate al compito? Perché preferiamo cincischiare sulle soluzioni pratiche percorribili invece che adottarle? Biciclette, treni e pullman invece di macchine, maglioni di lana invece di enormi bollette del riscaldamento. Posso solo pensare che abbia in qualche modo a che fare con la nostra visione limitata; noi sembriamo invischiati, bloccati e incastrati in un’unica prospettiva: il miglioramento dello stile di vita e la crescita economica.

Ciò che abbiamo intravisto alla fine del tunnel negli ultimi 50 anni era un futuro migliore, per usare le parole che ha usato un politico la scorsa settimana, una fetta più grande di una torta più grande. Noi viviamo nella speranza di case e macchine più grandi, imprese e mercati più sviluppati, con multinazionali che in termini di forza economica e di potere superano molti dei paesi del terzo mondo. Nessun politico osa ripudiare il concetto di crescita, il fatto di offrirci ogni anno di più. Se cresciamo, ci viene detto, allora tutti i problemi sociali, come la criminalità, saranno risolti. Come disse uno scienziato, è come se noi dovessimo sempre tenere il nostro piede premuto sull’acceleratore economico al fine di creare sempre più ricchezza, per poi tornare indietro a cercare di sistemare i danni che ci siamo lasciati appresso.

Ma non è solo che stiamo facendo dei danni. È in atto un cambiamento nella struttura del nostro pianeta. Vediamo come gli effetti dello stile di vita e il degenerare del pianeta siano combinate: il cambiamento del clima, il debito mondiale, la vulnerabilità del terzo mondo, le ingiustizie economiche. Il famoso climatologo, Sir John Houghton, si chiede se non siamo imprigionati in un mondo che è immorale nel suo intimo e che sta andando in modo preoccupante nella direzione sbagliata.

Quindi in che modo possiamo allargare la nostra visione? Possiamo rifarci alla saggezza biblica. L’autore del libro di Giobbe, secoli, fa ci offriva un suggerimento: chiedi agli animali, dice, loro ti daranno le informazioni. Gli uccelli del cielo, i pesci dell’acqua; loro ti parleranno. Parla alla terra ed essa ti insegnerà. Gesù sottolinea la gloria della vita vegetale che non è ostaggio dell’avidità come lo sono gli uomini. L’autore della lettera agli Ebrei ci incoraggia ad essere contenti di ciò che abbiamo. La saggezza di cui abbiamo bisogno per il futuro sembra legata al fatto che riconosciamo che siamo solamente parte della creazione di Dio, e che dobbiamo vivere in sintonia con il resto di essa.

Parlare alla terra richiede umiltà. Gesù dice beati i mansueti perché erediteranno la terra. Ciò che il rapporto Exeter suggerisce è che solo se siamo mansueti ci sarà una terra decente che altri possano ereditare.