Ennesima violazione del principio di laicità delle Istituzioni, in una Scuola di Chieti

La studentessa di fede evangelica derisa e umiliata dalla professoressa davanti alle compagne di classe

L'Alleanza Evangelica Italiana, organismo di cooperazione evangelica collegato con 128 Alleanze consorelle in altrettanti Paesi del mondo, essendo venuta a conoscenza dei gravi fatti di Chieti richiamati nel comunicato della Chiesa Cristiana Evangelica di quella città,

solidarizza con la famiglia Savino e la Chiesa Cristiana Evangelica di Chieti Scalo esprimendo loro vicinanza fraterna in questa battaglia di civiltà e di legalità;

invita le Autorità coinvolte (in primo luogo scolastiche) a tenere comportamenti secondo la legge italiana e non secondo consuetudini desuete antistoriche di uno stato confessionale che non c'è più;

esorta il Vescovo di Chieti, mons. Bruno Forte, ad esercitare le sue legittime funzioni pastorali in luoghi e tempi rispettosi della laicità della scuola statale, non mancando alla Chiesa Cattolica Romana spazi ed occasioni per incontrare gli studenti e i loro genitori al di fuori della scuola e al di fuori dell'orario scolastico.

Roma, 9 dicembre 2009

Segue il comunicato della Chiesa Cristiana Evangelica di Chieti Scalo:

La Chiesa Cristiana Evangelica di Chieti Scalo,

esprime la piena solidarietà alla famiglia Savino Nicola, che ha avuto la fermezza e il coraggio civile di scrivere al Dirigente Scolastico della scuola Media frequentata dalla propria figlia, perché revocasse l'invito rivolto al vescovo cattolico della città di Chieti a fare visita pastorale all'Istituto (5/12/2009) e di invitare il vescovo stesso a recedere dalla visita considerata lesiva della laicità dello Stato e discriminante per quelle componenti scolastiche non cattoliche secondo le leggi vigenti;

ritiene gravissimo e fortemente discriminante l'atteggiamento del Dirigente che, mostrando una sconcertante sudditanza ai poteri religiosi di maggioranza, ha pensato che la migliore risposta alla preoccupazione legittima di una famiglia che appartiene ad una minoranza, evidentemente ritenuta trascurabile, fosse lasciare l'alunna con una collaboratrice scolastica invece della promessa ora alternativa; lasciar subire ad una alunna di soli 13 anni una umiliante provocazione da parte di una prof.ssa di Italiano che la derideva davanti a tutte le compagne di classe; reagire con uno sprezzante silenzio, cosa che ha costituito una discriminazione ancora più inaccettabile, in una scuola che dovrebbe essere multietnica, multiculturale, pluralista e laica;

formula il proprio sconcerto nei confronti di chi è rimasto impassibile di fronte ad un legittimo appello, rivolto in modo accorato e rispettoso, a recedere dalla visita suffragandolo con la citazione di specifiche leggi e pronunciamenti sulla materia;

fa presente che la Costituzione, il Concordato, le Intese, le Sentenze di diversi TAR sono unanimemente concordi nel sostenere che in orario scolastico non si organizzano messe, preghiere, benedizioni, riti cultuali e visite pastorali (T.U. L.16/4/1994 n.297, artt.309-311; L.11/8/1988, n.516; sentenza TAR Emilia Romagna n.250/1993; sent.TAR Veneto20/12/1999 n.2478; Sent. Corte Costituz.le n.203/1989 e n.440/1995 ecc.);

ricorda che la libertà religiosa costituisce la base e la scaturigine di tutte le altre libertà e che negarla significa aprire spazi nella direzione di derive dalle conseguenze pericolose e imprevedibili;

invita tutte le autorità Istituzionali Pubbliche, scolastiche e non, a far rispettare il principio della laicità dello Stato in tutte le sedi che appartengono alla giurisdizione statale;

fa appello a tutte quelle componenti della società, che ritengono la questione della libertà religiosa e della laicità dello Stato cruciali per la vita civile, ad attivarsi energicamente e con sollecitudine per promuovere la riflessione su questo tema a tutto campo. Dichiara anche la piena disponibilità a confrontarsi e dialogare con le stesse con serenità e chiarezza avendo come fine la promozione di valori che concernono tutti i cittadini;

reitera la più ferma disapprovazione per gli abusi che continueranno a verificarsi in settimana, assicurando che continuerà a portare avanti la stessa lotta in tutte le sedi opportune perché siano denunciate e eliminate tutte le illegalità che nuocciono alla coscienza di ognuno e impediscono il concretizzarsi di un vero bene comune.

Chieti, 8 dicembre 2009

Chiesa Cristiana Evangelica Riformata Battista
Via Colonnetta, 86
66100 - CHIETI SCALO (CH)

Tel. 0871070322 - 0871360276
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