L’Alleanza Evangelica Italiana in favore della libertà religiosa in Pakistan

Qualche giorno fa, alla fine della funzione in una chiesa cristiana di Peshawar (Pakistan), più di 80 persone sono morte e 200 sono rimaste ferite in una strage rivendicata dal gruppo fondamentalista islamico Jandullah. Purtroppo non si tratta di un evento isolato. Anzi, sembra che la crescente ondata di estremismo religioso non sia più arginabile.

Negli ultimi mesi si è assistito ad un graduale deterioramento del rispetto della libertà religiosa in Pakistan. A soffrirne sono state soprattutto le minoranze religiose - in primis i cristiani, ma anche musulmani sciiti, indù e sikh. Secondo il rapporto della Commissione USA sulla Libertà Religiosa Internazionale (USCIRF), organo bipartisan del Congresso americano, nella sezione dal titolo “Pakistan: una storia di violenza”, negli ultimi mesi si registrano “centinaia di incidenti di violenza settaria che hanno causato diverse migliaia di vittime”.

Con un’iniziativa pubblica, l’Alleanza Evangelica Italiana insieme ad alcune associazioni (Altrimenti Onlus di Trento, SperanzaXMilano ed Emuna di Milano, Controcorrente di Pescara) chiedono a tutte le autorità - locali, provinciali e nazionali - di essere in prima linea a tutelare le minoranze religiose e di attivarsi nell’incoraggiare tutti gli interlocutori ad un maggior impegno nel sostenere la difesa della libertà religiosa.

La campagna ha promosso una serie di sit-in in Italia con raccolta delle firme per chiedere alle autorità del Pakistan di cancellare al più presto la tanto abusata legge sulla blasfemia e di sostenere un’azione concreta e risoluta per garantire che gli autori di ogni violenza siano arrestati, processati e incarcerati, mettendo fine al clima di impunità che minaccia tutti i pakistani, a prescindere dalla loro fede. Gli stand offrono anche l’opportunità di ricevere informazioni dettagliate sulle privazioni della libertà religiosa in Pakistan a cura di Porte Aperte, la missione evangelica presente in oltre 60 paesi al servizio dei cristiani perseguitati.

I sit-in di preghiera e raccolta firme sinora attivati sono:

  • Venerdì 27 settembre, dalle 17 alle 19, in piazza Dante a Trento
    (a cura associazione Altrimenti: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., cell.: 3470435127);
  • Giovedì 3 e venerdì 4 ottobre, dalle 9:30 alle 12:30, presso la Libreria Controcorrente
    in Via Lazio 48 a Pescara, (a cura associazione culturale Controcorrente: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., tel. 085-8673318);
  • Venerdì 4 ottobre, dalle 17 alle 19, davanti al Consolato del Pakistan in Viale Lunigiana 23 a Milano, (a cura associazioni SperanzaXMilano ed EMUNA: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., cell. 327-0860707).

La sensibilizzazione pubblica proseguirà fino all’IDOP 2013 (International Day of Prayer for the Pesecuted Church) che vedrà impegnate molte chiese evangeliche italiane a metà Novembre sul tema della persecuzione dei cristiani. Tutte le firme raccolte saranno poi consegnate all’ambasciatore del Pakistan e al Ministro Degli Esteri, Emma Bonino.

Roma, 30 settembre 2013