Ideaitalia - Nuova serie, Anno I · n. 5 · 17 maggio 2017

Conferenze di Ravi Zacharias e assemblea AEI, il programma provvisorio

Un fitto calendario di impegni tra il 30 giugno e il 1 luglio

Roma (AEI), 17 maggio 2017 – Si terrà sabato 1 luglio 2017 l’annuale assemblea dei soci dell’Alleanza Evangelica Italiana. Quest’anno ci saranno numerose particolarità. Intanto sarà un’assemblea elettiva in quanto verranno elette le figure del Presidente, Vice-Presidente e del Segretario Generale. In secondo luogo, l’Assemblea darà il benvenuto ad un ospite di eccezione, Ravi Zacharias, apologeta di fama mondiale, che terrà una conferenza pubblica venerdì 30 giugno e sabato 1 luglio. Gli appuntamenti si terranno a Roma, Teatro Italia, Via Bari 18. A seguire, nel primo pomeriggio, ci sarà un incontro di evangelizzazione in una piazza romana. Il tutto in collaborazione con IPL ed altre chiese evangeliche locali e nazionali.

Venerdì 30 Giugno
Ore 18:00 - 20:00, Teatro ITALIA, Dr. Ravi Zacharias, "Sola Scriptura: la Parola di Dio al centro"
Ore 20:30 - 22:15, Teatro ITALIA, Concerto evangelistico "Soli Deo Gloria"

Sabato 1 Luglio
Ore  9:30 - 10:45, Teatro ITALIA, Assemblea federale AEI
Ore 11:00 - 12:45, Teatro ITALIA, Dr. Ravi Zacharias, "Sola Gratia: la soluzione per l'umanità"
Ore 13:00 -16:00  Marcia evangelica "Solo per fede in Gesù Cristo"
Percorso (da confermare)Via Bari, Via G.B. Morgagni, Viale del Policlinico, Porta Pia, Viale Nomentana, conclusione a Parco Villa Torlonia.

Durante la marcia diversi leader evangelici daranno brevi messaggi evangelistici.
A Porta Pia, ci sarà un momento di preghiera pubblica in favore di tutta l'Italia.
Nel parco Villa Torlonia il programma evangelistico continuerà con canti, mimi e testimonianze.


“Gratitudine per la collaborazione con la FCP e alcune preoccupazioni”

Lettera dell’AEI al nuovo presidente FCP, past. Carmine Napolitano

Roma (AEI), 5 maggio 2017 – Appresa la notizia dell’elezione del past. Carmine Napolitano a nuovo presidente della Federazione delle Chiese Pentecostali, il Consiglio Esecutivo Federale dell’Alleanza Evangelica Italiana ha scritto una lettera di congratulazioni. In essa si legge che “Mentre ringraziamo il Padre per i Suoi disegni eterni, desideriamo inviare a te e a tutto il consiglio nazionale FCP, un fraterno saluto di congratulazioni per la responsabilità che il Signore Gesù Cristo vi ha affidato”. La lettera prosegue: “Ricordiamo con gratitudine alcuni risultati importanti raggiunti dalla collaborazione tra FCP e AEI sotto la presidenza del pastore Cristallo e dove tu stesso hai svolto un ruolo di rilievo: il documento congiunto Bibbia e Spirito Santo (2014), il comunicato Evangelici italiani sul cattolicesimo contemporaneo (2014), alcune iniziative sulla Libertà Religiosa e alcune iniziative congiunte di cooperazione in favore delle popolazioni colpite da terremoti”. Non manca una nota di preoccupazione: “D’altro canto guardiamo con preoccupazione ad alcune tue aperture, anche recenti, verso ambienti cattolici ed ecumenici, che indeboliscono le istanze della testimonianza evangelica”. La lettera si conclude con la preghiera che “il Suo Spirito possa accordare a te e a tutti noi la Sua saggezza per conoscere appieno la speranza della sua vocazione, secondo la possanza della Gloria di Dio”.


Sit-in di preghiera dell’AEI per la libertà religiosa in Indonesia

Il 26 maggio a Roma davanti all’ambasciata d’Indonesia a Roma

Roma (AEI), 17 maggio 2017 – Preoccupazione per la grave violazione della libertà religiosa in Indonesia e preghiera per Basuki Tjahaja Purnama, ex governatore dello stato di Jakarta e arrestato per blasfemia. Con queste due motivazioni l’Alleanza Evangelica Italiana ha organizzato un sit-in di preghiera davanti all’ambasciata di Indonesia a Roma per il giorno di venerdì 26 maggio p.v. dalle ore 15.00 alle 16.30 in via Campania angolo Corso Italia.

Basuki Tjahaja Purnama, conosciuto come Ahok, è stato accusato di blasfemia per aver citato un verso del Corano in modo irrispettoso (secondo l’accusa). Ahok, 50 anni di fede evangelica e trasversalmente apprezzato come valente amministratore, respinge le accuse e sostiene di aver voluto stigmatizzare quei politici che usano il Corano per fini impropri. In ogni caso, si tratta di una chiara violazione del più elementare diritto di libertà di parola e di religione secondo la Dichiarazione dei Diritti dell’uomo dell’ONU.

L’Alleanza Evangelica Italiana invita tutti i credenti evangelici a pregare per l’immediata scarcerazione di Ahok e a partecipare al sit-in di preghiera. Al termine dell’iniziativa, una lettera sarà consegnata all’Ambasciatore d’Indonesia in Italia.


La Giornata del Rifugiato a cura dell’Alleanza Evangelica Mondiale

Il materiale disponibile anche in italiano

Roma (WEA-EEA-AEI), 15 maggio 2017 – “Nascondi gli esuli, non tradire i fuggiaschi” (Isaia 16,3). Con questo testo biblico  Continuando una tradizione ormai consolidata anche nell’ambito delle attività delle Alleanza Evangeliche sparse nel mondo, le Giornate Mondiali per i Rifugiati quest’anno si terranno il 18 ed il 25 giugno. Saranno due giornate speciali, tra l’altro promosse dall’ONU, in cui la chiesa potrà unirsi in preghiera per la causa di milioni di uomini donne e bambini che sono stati sfollati con la violenza, che vengono perseguitati e che vivono in condizioni precarie a causa delle guerre nei loro paesi.

Negli ultimi anni l’Europa ha visto un flusso senza precedenti di rifugiati che dal 2015 arrivano in numero sempre crescente. Come cristiani abbiamo la responsabilità di intercedere per loro e di impegnarci nella risoluzione di questa crisi. Il programma in italiano (e in molte altre lingue) può essere trovato qui.


Christian Expo a Napoli

Un evento ambizioso e rappresentativo

Napoli (Expo), 5 maggio 2017 Il 22 e il 23 settembre 2017 a Napoli, presso il complesso di Città della Scienza, si terrà la prima edizione del “Christian Expò. La grande fiera cristiana” con il patrocinio del Parlamento Europeo, della Camera dei Deputati, della Regione Campania e del Comune di Napoli. Una fiera espositiva delle realtà, dei ministeri, delle associazioni, delle fondazioni, delle case editrici e discografiche (ma ancora molto altro) di matrice evangelica, che operano sul territorio nazionale. Ma non solo, anche workshop tematici di approfondimento e momenti di riflessione che arricchiranno in questi due giorni il programma con ospiti nazionali ed internazionali, che si confronteranno su grandi temi, come per esempio quello sull’Anniversario dei cinquecento anni della Riforma Protestante. Il programma sarà presentato a Roma in una conferenza stampa presso la Camera dei Deputati il prossimo 12 settembre.

“Un evento unico che segnerà una svolta non solo nel rapporto tra le varie anime che caratterizzano il mondo evangelico, ma anche della percezione che la società e le istituzioni italiane hanno di questo mondo” ha dichiarato il Comitato Promotore del Christian Expò, che ha aggiunto: “Per la prima volta nella storia sarà sistematicamente ed organicamente mostrato il lavoro che a livello spirituale, sociale e civile, svolgono tutte quelle organizzazioni che operano nella nostra nazione e che s’ispirano ai principi dell’Evangelo. Sentiamo il peso di questa responsabilità e siamo certi che questa iniziativa potrebbe rappresentare una svolta per la nostra nazione. Questo è un evento di portata storica”. Il sito dell’evento è www.christianexpo.it


Violare la libertà religiosa di una confessione riguarda tutti!

L’Alleanza Evangelica Italiana sulle restrizioni alle attività dei Testimoni di Geova in Russia


Roma (AEI), 21 aprile 2017  L’AEI esprime la propria preoccupazione per il recente pronunciamento della Corte Suprema di Mosca che con una sentenza ideologica senza precedenti, piegandosi all’orientamento del governo russo, ha vietato ogni attività dei Testimoni di Geova sul territorio russo, confiscandone tutti i beni a favore dello Stato.

Ci associamo a tutti coloro che stanno protestando contro questa profonda violazione dei diritti umani fondamentali, sperando in una rivalutazione. Ricordiamo con forza come la libertà religiosa sia un diritto inalienabile, voluto da Dio. Nessuno Stato può legittimamente mettere al bando moschee o sinagoghe, chiese o tempi a motivo della fede o delle convinzioni delle persone che ne fanno parte. Chi si muove in questo modo, non sostiene il Vangelo ma lo ostacola.

Lottare per la libertà religiosa, riconoscere tale diritto a tutte le persone, non è né un incoraggiamento a credere che tutte le vie portano a Dio,  né un invito al relativismo. Il punto non è sostenere la dottrina dei Testimoni di Geova (che per noi è contraria all’evangelo e deviante rispetto alla Parola di Dio), ma il diritto di tutti di vivere liberamente le proprie convinzioni.

Crediamo che ogni essere umano sarà chiamato a rendere conto della sua vita e delle sue scelte, al cospetto del trono di Cristo. E siamo altresì convinti che il potere dello Stato non è mai, nella prospettiva biblica, quello di gestire la dimensione spirituale delle persone, di convertire, proteggere o promuovere una certa confessione religiosa (Rom 13:1-7). Una religione nominale, una fede obbligatoria, non potrà mai convergere con la buona notizia di Gesù Cristo. Per entrare nel Regno di Dio si deve, infatti, “nascere di nuovo” (Gv 3,3) e questo può accadere solo attraverso la libera proclamazione della Verità (2 Cor 4:2), grazie all’opera dello Spirito Santo. Limitare la libertà di gruppi confessionali o concedere privilegi a qualche realtà religiosa non può dunque aiutare la fede cristiana, ma al massimo favorisce le illusioni di auto-giustificazione e accresce le false pretese della maggioranza nominale. Questo è parte del comun sentire evangelico sostenuto dal Patto di Losanna, 1974 (n. 13) e ribadito infinite volte dall’impegno dell’Alleanza Evangelica.
 
Chi minaccia la libertà religiosa, crea sempre un precedente pericoloso che prima o poi danneggia pesantemente le comunità cristiane. Se Gesù ha detto il vero, allora non abbiamo bisogno di nessuna costrizione, appoggio governativo o privilegio pubblico per vivere il Suo mandato. La libertà religiosa deve quindi essere garantita per tutti, anche per coloro che rifiutano il Vangelo o che secondo noi sbagliano completamente nel comprenderlo e viverlo.

Continuiamo a pregare per la conversione del nostro prossimo, ma siamo convinti che ciò può accadere solo per mezzo dell’opera trasformatrice dello Spirito Santo.  E tale opera non è fungibile con nessuna tradizione, pratica esteriore o esercizio di autorità politica o militare.


“La persecuzione è feroce, ma la chiesa non sarà fermata”

A Washington il Summit Mondiale in difesa dei cristiani perseguitati

Roma (Buona Notizia-AEI), 15 maggio 2017 – La chiesa perseguitata è stata al centro del World Summit In Defense of the Persecuted Christian  di Washington, organizzato dalla Billy Graham Evangelstic Association e dalla Samaritan's Purse, presiedute entrambe da Franklin Graham, conclusosi il 14 maggio.

Il vertice, il primo della storia di questa natura, a cui hanno preso parte oltre 600 delegati provenienti da oltre 135 diversi paesi del mondo (tra cui l’Italia rappresentata dal past. Stefano Bogliolo, coordinatore dell’Italia centrale dell’AEI, Romolo Giovanardi  e Chris Gautschi), aveva come obbiettivi:

  • richiamare l'attenzione dell'opinione pubblica mondiale nei confronti di un fenomeno in drammatica ascesa come mai nella storia, come risulta dal rapporto annuale del Center for the Study of Global Christianity (CSGC), che parla di oltre 90.000 cristiani uccisi solo nello scorso anno e altri 215 milioni sottoposti ad alta, altissima, o estremamente alta persecuzione, con carcerazioni, demolizioni di chiese e abitazioni, esclusione sociale, ecc. ; in 50 paesi del mondo.);
  • Fare pressione sull'amministrazione americana perché metta in campo tutte le iniziative necessarie a difendere i cristiani perseguitati in ogni parte del mondo;
  • Sensibilizzare e mobilizzare la chiesa mondiale incoraggiandola a pregare; a intraprendere qualsiasi iniziativa utile a far conoscere la drammaticità della situazione dei cristiani perseguitati e fare pressione sui propri governi e sui propri rappresentanti politici perché prendano posizione nei confronti dei governi di quei paesi responsabili della persecuzione, che sono in larga parte a maggioranza islamica, ma anche paesi come Pakistan, India Myanmar e Nord Corea ecc.; fornire assistenza pratica alla chiesa perseguitata a seconda delle proprie possibilità.

La particolarità del summit è dovuta a vari fattori, come ad esempio la partecipazione di molte vittime o di loro familiari. Tra questi si segnalano:

  • ad esempio Peter Bhatti, fratello di Shahbaz Bhatti, I e unico ministro cristiano del parlamento pakistano assassinato il 2 marzo del 2011, dopo essersi speso per l'abolizione della legge sulla blasfemia, e per avere preso le difese di Asia Bibi, in carcere con la pretestuosa accusa di blasfemia;
  • Susanne Geske e Shemse Aydin vedove di due dei tre fratelli trucidati a Malatya in Turchia il 18 aprile 2007;
  • la cantante cristiana eritrea Helen Berhane, rinchiusa per 32 mesi in un container in condizioni disumane e torturata a causa della sua fede cristiana, e liberata nel 2006 solo quando i suoi aguzzini erano convinti dell'imminenza della sua morte, ma riuscita miracolosamente a sopravvivere e fuggire in Danimarca dove vive attualmente;
  • l'iracheno padre Douglas Bazi, rapito e torturato per 9 mesi, preso a martellate sul volto, facendogli saltare i denti, e oggetto di una revolverata ad una gamba.

Di altissimo livello anche la partecipazione degli ospiti e degli oratori; a partire dal Segretario Generale dell'alleanza Evangelica Mondiale (WEA) Efraim Manguiat Tendero, il vice-presidente USA Mike Pence; Ravi Zacharias, apologeta e evangelista di livello mondiale, (oratore del prossimo evento dell'Alleanza Evangelica Italiana (AEI) del 30 giugno e 1 luglio a Roma). Tra musicisti si è distinta la partecipazione in quasi tutte le sessioni del cantante cristiano Michael W Smith.

E' stato più volte fatto riferimento nel corso del summit anche alla Carta Universale per i Diritti dell'Uomo, tra i quali primeggia il diritto alla libertà religiosa, garantito anche da tutte le costituzioni dei paesi democratici.

Nel corso della conferenza sono anche state fornite le drammatiche cifre della persecuzione dei cristiani nel 2016, tratte dal rapporto del Center for the Study of Global Christianity (CSGC), un osservatorio internazionale sulla libertà religiosa, secondo il quale nel corso del 2016, oltre 90.000 cristiani sono stati uccisi per la loro fede, e altri 215.000 milioni sottoposti ad alta, altissima, o estremamente alta, persecuzione, con carcerazioni, demolizioni di chiese e abitazioni, esclusione sociale, ecc. ; in 50 paesi del mondo.

Hanno preso parte alla conferenza mondiale esponenti di primo piano di ogni tradizione cristiana; evangelici, protestanti, cattolici, ortodossi, anglicani, copti, ecc. Ma come ha tenuto a precisare Franklin Graham, questa iniziativa non ha nulla a che vedere con l'ecumenismo, essa vuole solamente esprimere solidarietà ai cristiani perseguitati e cercare soluzioni, quale che sia la loro tradizione e denominazione, dal momento che gli aguzzini non fanno distinzione tra denominazioni, ma chiunque confessa la fede in Cristo è per loro considerato una anemico da distruggere. Tant'è che l'ultima sessione conclusiva, quella del sabato mattina, in cui era prevista la celebrazione della Cena del Signore, ha visto la sola partecipazione degli evangelici.

Alla fine del summit è stata sottoscritta una dichiarazione finale.


Ucciso pastore sudanese in un raid presso una scuola evangelica

Aveva provato a difendere alcune donne

Roma (WEA), 3 maggio 2017 – Younan Abdullah, anziano della chiesa evangelica di Bahri, è morto in ospedale dopo essere stato pugnalato mentre, insieme ad altri, cercava di difendere le donne presso la Scuola evangelica del Sudan ad Omdurman. Qualche giorno prima i cristiani avevano protestato contro il tentativo di sequestro della scuola da parte di un uomo d'affari musulmano. Dal 2013, infatti, un comitato, illegalmente imposto dal Governo, sta vendendo le proprietà comprate dalle chiese ad importanti uomini d'affari del paese. Dopo una prima incursione della polizia all'interno della scuola in cui sono stati arrestati circa venti uomini, il comitato che il governo ha imposto illegalmente ha fatto irruzione con coltelli ed altre armi all'interno dell'edificio scolastico cominciando a  percuotere le donne rimaste. Molti uomini della vicina chiesa evangelica si sono affrettati per cercare di difendere le donne ma i miei membri del comitato armati hanno pugnalato il pastore Abdullah che è morto qualche ora dopo a seguito delle ferite riportate. Secondo alcune fonti la polizia era presente durante l'attacco ma non è intervenuta e sino ad oggi nessuno degli aggressori è stato arrestato.

L’Alleanza Evangelica Mondiale chiede le preghiera affinché Dio possa confortare la famiglia e gli amici che stanno affrontando questa perdita; le autorità del Sudan intervengano contro gli autori di questo reato; l'altro membro della chiesa che è  stato pugnalato Guarisca prontamente; la comunità cristiana sia forte e che la grazia di Dio  sovrabbondi in questi tempi difficili.


A cura dell’Ufficio stampa dell’Alleanza Evangelica Italiana
Tel. redazione: (+39) 333 8558174
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www.alleanzaevangelica.org
Redazione: Lucia Stelluti, Chiara Lamberti, Leonardo De Chirico, Giovanni Marino, Stefano Bogliolo, Sergio De Blasi, Carine Francq.

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