Ideaitalia - Nuova serie, Anno I · n. 12 · 18 settembre 2017

Al via il progetto “buoni scuola” per bambini bisognosi

Già raccolti oltre 3.000 Euro

Roma (AEI), 16 settembre 2017 – Pronti per essere spesi i primi “buoni scuola” per bambini bisognosi di famiglie sfollate dall’edificio di piazza Indipendenza a Roma. Dopo lo sgombro di centinaia di persone avvenuto il mese scorso, l’Alleanza Evangelica Italiana si è attivata per fornire assistenza alle tante famiglie bisognose, alcune delle quali di fede evangelica. Con il coinvolgimento delle chiese di provenienza e di educatori professionali, l’AEI ha pensato di offrire dei buoni scuola a bambini di famiglie sfollate per aiutarli nell’inserimento scolastico.

Ad oggi sono stati raccolti oltre 3.000 Euro e quindi il progetto può prendere il via. Ogni buono scuola avrà valore di 500 Euro e potrà essere utilizzato per un singolo bambino o anche in modo cumulativo per far fronte a situazioni di particolare bisogno. I bambini destinatari dei buoni saranno individuati con l’aiuto delle chiese evangeliche di appartenenza e con la consulenza di associazioni evangeliche di volontariato che operano nel settore. Oltre all’acquisto di materiale scolastico, i buoni scuola saranno usati con i seguenti obbiettivi:

-promozione di abilità sociali
-accompagnamento nell'area degli apprendimenti
-favorire l'integrazione scolastica e sociale
-mediazione tra famiglia-scuola-istituzioni

Questi interventi saranno eseguiti da educatori professionali e sottoposti alla supervisione di esperti del campo. Chi volesse e potesse contribuire a questo gesto di solidarietà cristiana, può inviare il proprio dono all’Alleanza Evangelica Italiana:

Banca: UFFICIO PPTT DISTRETTO ROMA
Agenzia: POSTE CENTRO
Via Marmorata, 4,  00153 Roma
IBAN: IT64N0760103200000046728002      
SWIFT CODE: BPPIITRRXXX

Causale: Buoni scuola 2017.

L’Alleanza continuerà a fornire aggiornamenti e rendicontazioni sulle varie fasi del progetto.


“Uniti affinché il mondo creda”

Rinnovato il Consiglio del Distretto Centro dell’AEI

Roma (AEI), 16 settembre 2017 – Con una meditazione sulla preghiera del Signore Gesù in Giovanni 17, il past. Stefano Bogliolo ha dato avvio all’assemblea del distretto Centro dell’AEI tenutasi oggi a Roma. “L’Alleanza è uno strumento attraverso cui la preghiera del Signore diventa realtà” – ha detto Bogliolo, coordinatore uscente, anche se rimangono enormi spazi di crescita per il popolo evangelico. Passando in rassegna l’operato dell’AEI, Lucia Stelluti ha ricordato i tanti modi i cui l’AEI incarna la preghiera del Signore per l’unità tra i nati di nuovo: gli appuntamenti istituzionali (Settimana di preghiera, Domenica della memoria, IDOP, Domenica della missione), il lavoro delle Commissioni, le iniziative concrete per la libertà religiosa, ecc. sono ad indicare come l’AEI sia un organismo di cooperazione evangelica tra i più longevi, autorevoli ed attivi.

Il nuovo consiglio distrettuale risulta essere eletto nelle persone di Carmelo D’Amico, Marco Costantini, Daniele Santonocito, Lucia Stelluti, Giancarlo Rinaldi, Carine Francq e Davide Bogliolo. Al past. Stefano Bogliolo, per 11 anni coordinatore del Distretto, l’assemblea ha espresso gratitudine per l’impegno profuso. Il past. Bogliolo rimane Coordinatore della Commissione per la libertà religiosa dell’AEI.


Christian Expo a Napoli

Fervono i preparativi per la fiera di settembre

Torino (www.riforma.it), 12 settembre 2017 – Il 22 e il 23 settembre a Napoli, presso il complesso di Città della Scienza, si terrà la prima edizione del «Christian Expò. La grande fiera cristiana», una fiera espositiva delle realtà, dei ministeri, delle associazioni, delle fondazioni, delle case editrici e discografiche di matrice evangelica pentecostale, che operano sul territorio nazionale. Animeranno l’evento – che ha ricevuto il patrocinio del Parlamento Europeo, della Camera dei Deputati, della Regione Campania e del Comune di Napoli – 100 stand espositivi che presenteranno ministeri, associazioni, fondazioni, case editrici e discografiche evangeliche italiane.

Nella due giorni inoltre si svolgeranno workshops, programmi dedicati ai bambini e ai giovani, e momenti di riflessione con ospiti nazionali ed internazionali.
In particolare venerdì 22 settembre – nell’anno che celebra i 500 anni della Riforma protestante – è prevista una tavola rotonda sulla Riforma a cui interverranno come relatori: Fares Marzone, Direttore dell'Istituto Biblico Evangelico Italiano; Carmine Napolitano, preside della Facoltà pentecostale di scienze religiose nonché presidente della Federazione delle chiese pentecostali; Leonardo De Chirico, vicepresidente dell’Alleanza evangelica italiana; Giancarlo Rinaldi, docente di Storia del Cristianesimo presso l’Università degli Studi di Napoli l’Orientale.

Sempre venerdì verrà presentato il libro «Liberi per servire. Le Assemblee di Dio nella storia repubblicana» di Dayana Di Iorio, Salvatore Esposito, Alessandro Iovino. Interverranno: Davide Di Iorio, pastore della Chiesa Adi di Napoli e Massimo Introvigne, direttore del Centro studi sulle nuove religioni (Cesnur).

Tra gli ospiti parteciperanno anche: Paul Schafer, responsabile della missione «Cristo è la risposta»; l’evangelista Gaetano Sottile; Lucio Malan, questore del Senato della Repubblica; Bob D. Hoskins, evangelista e fondatore di One Hope, ministero rivolto soprattutto ai bambini e ai giovani.

«Per la prima volta nella storia – annunciano gli organizzatori sul sito dedicato all’evento – sarà sistematicamente ed organicamente mostrato il lavoro che a livello spirituale, sociale e civile, svolgono tutte quelle realtà che operano nella nostra nazione e che s’ispirano ai principi dell’Evangelo. Sentiamo il peso di questa responsabilità e siamo certi che questa iniziativa potrebbe rappresentare una svolta per la nostra nazione».

L’Alleanza Evangelica Italiana sarà presente con uno stand a cura del Distretto Campania (ndr).


“All’Italia è mancata la serie di shock che la Riforma ha innescato”

Un interessante dibattito alle Giornate teologiche 2017

Roma (AEI), 9 settembre 2017 – “La Riforma protestante ha portato una serie di positivi shock religiosi, culturali e sociali che hanno movimentato le società che l’hanno accolta. In Italia, tutto ciò è mancato, e ciò spiega parte dei problemi di immobilismo e di monopolio che bloccano il nostro Paese”. Con questa tesi Giuseppe Rizza, coordinatore del distretto Nord-Est dell’AEI, ha animato una tavola rotonda nell’ambito delle Giornate teologiche 2017, l’annuale convegno dell’Istituto di Formazione Evangelica e Documentazione di Padova, giunto alla 30° edizione.

Dialogando con il Sen. Lucio Malan sul tema “Riforma nella società: quale contributo per l’Italia”, Rizza ha ricordato come la Riforma, l’assente illustre nel Bel Paese, abbia trasformato profondamente le società che l’hanno abbracciata soprattutto nel campo della libertà, laicità e pluralità. La Riforma dunque non è stata solo spirituale e nemmeno un rinnovamento localizzato ma è stata, nelle parole del riformatore Comenio, una Reforma mundi, una sfida a leggere ogni ambito della realtà nel segno dell’autorità di Dio. Il presidente dell’AEI, Giacomo Ciccone, ha opportunamente ed ulteriormente stimolato i due relatori ponendo alcuni quesiti sullo stato della libertà religiosa in Italia e su possibili azioni per smuovere le acque stagnanti nel campo della laicità e del pluralismo religioso.

Ospite internazionale delle Giornate teologiche è stato il prof. Michael Reeves (Union School of Theology, GB) che ha tenuto due relazioni sulla visione trinitaria dei Riformatori e sul senso del “semper reformanda” per la chiesa. Altri interventi e tavole rotonde hanno vivacizzato il convegno sottolineando il valore permanente della Riforma come chiamata ad avvicinarsi all’evangelo biblico e ad essere trasformati da esso.


La fede evangelica è “cattolica” (universale)

Una Confessione cattolica nell’ottica della Riforma

Roma (AEI), 13 settembre 2017 – Celebrare la Riforma non è solo un mero esercizio di memoria, ma un’occasione per tornare al messaggio semplice e al contempo potentissimo che cinquecento anni fa ha riformato una Chiesa oramai idolatra riconducendola all’evangelo biblico. In quest’ottica Jerry Walls (Università Battista di Houston) e Kevin Vanhoozer (Trinity Evangelical Divinity School) hanno avvertito la necessità di tornare su uno dei punti più traditi dagli eredi della Riforma: la cattolicità (intesa nel senso di universalità).

Il protestantesimo ha spesso sofferto a causa di un denominazionalismo settario e bellicoso, ma grazie ad una nuova confessione “semplice” è possibile mostrare come in realtà i protestanti siano incredibilmente uniti sui temi di fondo. Il gruppo che ha redatto il documento è costituito da pensatori protestanti di realtà diverse che sono stati riuniti dall'idea di produrre una prova positiva dell'unità per onorare il 500° anniversario della Riforma. La Confessione, che è stata redatto dopo mesi di lavoro, si concentra sui principali temi della teologia protestante che essa considera cattolici (cioè universali). La confessione si focalizza su temi come la Trinità, la Scrittura, l'antropologia, Gesù e la sua opera espiatrice sulla croce, lo Spirito Santo e il battesimo, temi che rappresentano la solida base di ogni denominazione protestante. Questa trama dottrinale comune è veramente “cattolica” e, alla luce di ciò, le rivendicazioni della Chiesa di Roma di basare la propria cattolicità su un’istituzione ecclesiastica gerarchica e piramidale, appaiono un impoverimento della cattolicità.

La Confessione è stata già sottoscritta da 250 firmatari, rappresentanti di  un vasto numero di tradizioni protestanti. L'elenco è composto soprattutto da studiosi e leader accademici provenienti da ben 25 diversi paesi e più di 110 istituzioni (80 dagli Stati Uniti e 30 da quelli internazionali). Tra i firmatari, oltre ad Efraim Tendero, Segretario generale dell’Alleanza Evangelica Mondiale, e a Michael Oh, CEO del Movimento di Losanna, e a studiosi del rango di John Frame, Wayne Grudem, Alvin Plantinga, Henri Blocher, Timothy George, a rappresentare l’Italia in questa dichiarazione di unità protestante nell’evangelo, sono da segnalare i teologi Pietro Bolognesi e Leonardo De Chirico, vicepresidente dell’ Alleanza Evangelica Italiana.


“Uomo e donna li creò”

La Dichiarazione di Nashville per riaffermare i principi biblici su genere e matrimonio

Roma (AEI) , 16 settembre 2017 – La cultura post-cristiana che imperversa nel mondo occidentale mette i cristiani evangelici contemporanei di fronte alla grande sfida di tenere il punto biblico sui temi del genere maschile e femminile, sulla concezione del matrimonio e della famiglia. Da questo scenario nasce la Dichiarazione di Nashville. La dichiarazione, redatta e sottoscritta da 150 leader evangelici del mondo anglosassone, è stata promossa dal “Consiglio per la mascolinità e la femminilità bibliche” ad agosto di quest’anno e firmata da un ampio ventaglio di personalità evangeliche del mondo anglosassone tra cui John Piper, Russell More, James Dobson, Mike Brown, D.A. Carson, R.C. Sproul, Michael Reeves.

In 14 articoli, la Dichiarazione di Nashville definisce l'identità dell'essere umano creato ad immagine di Dio come maschio e femmina; e del matrimonio, istituito come unione indissolubile tra un uomo e una donna, respingendo qualsiasi altro tipo di unione non contemplata nell’ordine creazionale. A distanza di 30 anni dalla Dichiarazione di Danvers sull’uomo e la donna secondo la Bibbia (1987), che sostiene gli stessi principi antropologici fondandoli sull’insegnamento biblico, gli evangelici nordamericani hanno avvertito la necessità di ribadirli considerato l’accanimento contrario con cui la cultura contemporanea li sta attaccando.

Una presa di posizione forte data anche la potenza della lobby LGBT+ che infatti non ha tardato a rispondere con un sua dichiarazione alternativa redatta da componenti di chiese cristiane americane pro-gay, che intende appiattire il messaggio del Vangelo sulla semplicistica visione di amore e sull’assolutizzazione di qualunque scelta di relazione. Il dibattito che infuria oltreoceano non può e non deve lasciare indifferenti le chiese italiane che ormai, sempre più, sono sfidate da questi temi e devono imparare a munirsi degli strumenti necessari per problematizzare qualsiasi infiltrazione di visioni non bibliche.

Su questi temi, in linea con la Dichiarazione di Danvers (1987) e ora con la Dichiarazione di Nashville (2017), si era espressa anche l’Alleanza Evangelica Italiana con il documento Quale famiglia per quale testimonianza evangelica (2016), che riaffermando l’insegnamento biblico ha preso posizione contro il cedimento delle chiese protestanti storiche che hanno accettato la radicale rivisitazione del concetto di genere e di matrimonio della cultura contemporanea, distanziandosi dalle unanimi convinzioni bibliche e storiche delle chiese evangeliche nel corso del tempo.


A cura dell’Ufficio stampa dell’Alleanza Evangelica Italiana
Tel. redazione: (+39) 333 8558174
e-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
www.alleanzaevangelica.org
Redazione: Lucia Stelluti, Chiara Lamberti, Leonardo De Chirico, Giovanni Marino, Stefano Bogliolo, Sergio De Blasi, Carine Francq.

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