Ideaitalia - Nuova serie, Anno I · n. 18 · 6 dicembre 2017

“L’Alleanza Evangelica Mondiale sta cambiando la sua posizione storica sull’unità?”

Una lettera aperta da Italia, Malta e Spagna

Roma (AEI), 5 dicembre 2017 – “L’Alleanza Evangelica Mondiale sta cambiando la sua posizione storica sull’unità?” è il titolo di una lettera aperta di 8 pagine indirizzata alla dirigenza dell’Alleanza Evangelica Mondiale e redatta e sottoscritta dai consigli delle Alleanze Evangeliche Italiana, Maltese e Spagnola.

Il documento spiega quali sono le motivazioni: “la posizione storica sull’unità biblica (tra i cristiani nati di nuovo) e su un contrasto biblico agli errori (pratiche ed insegnamenti devianti) che l’Alleanza ha sostenuto per più di cento anni adesso sembra erosa e sostituita da un’attitudine ecumenica che si basa su un tipo di unità che è in conflitto con le convinzioni evangeliche storiche”.

La spiegazione continua in questo modo: “La ragione per cui scriviamo questa lettera aperta è duplice. In primo luogo, a parte una generica e irrilevante assicurazione che la nostra voce fosse ascoltata, c’è stata una progressiva attuazione di un’agenda ecumenica nella WEA che non ha comportato un’appropriata discussione ai livelli di base e che non ha coinvolto le differenti componenti dell’Alleanza nei processi decisionali. In secondo luogo, sentiamo che questa traiettoria ecumenica della WEA stia per arrivare ad un punto critico nel 2018 (senza purtroppo essere stati avvisati dalla direzione della WEA),e vogliamo esercitare una responsabilità nel proteggere l’eredità ed il futuro dell’ Alleanza da quello che sembra essere un pericoloso movimento verso una non qualificata “unità ecumenica”.

Dopo aver sottolineato la storica posizione sull’unità della WEA che  tradizionalmente vede un “insormontabile ostacolo” nell’unità con il cattolicesimo romano, la lettera prosegue sottolineando “lo spostamento dalle posizioni storiche” che ha avuto luogo negli ultimi anni da parte della WEA. “Unità è diventato un termine confuso che si riferisce ad ogni tipo di relazione anche al di là dei principi che hanno sempre caratterizzato gli evangelici”. Questa tendenza “ha causato imbarazzo tra i nostri associati per le affermazioni prive di discernimento, avventate, ed emotivamente guidate sul Papa e le attività ecumeniche”.
 
La lettera aperta esprime anche preoccupazione sul documento che la WEA sta per firmare con “il CEC e la chiesa Cattolica Romana sull’unità, addirittura su una più ‘grande unità’!”, senza nessuna discussione, comunicazione o informazione utile, o voto tra le componenti della WEA. La posta in gioco di questa “più grande unità” è spiegata nella lettera. Per la WEA impegnarsi in questa “grande unità” con la Chiesa di Roma, gli Ortodossi orientali e le chiese liberali “è un evento spartiacque che viola le convinzioni bibliche (unità tra i soli credenti) e che adesso si estende per renderle compatibili con le correnti ecumeniche”. Il punto finale è: “Chi decide di come andare avanti? C’è stata una qualche decisione pubblica dei membri della WEA che ha autorizzato la dirigenza ad andare verso “la grande unità”? C’è stata una discussione aperta sulle implicazioni a lungo termine? C’è stato un processo decisionale basato sul coinvolgimento dei movimenti legati all’Alleanza?

Un altro importante aspetto sottolineato è: “Data la natura ‘storica’ della decisione e delle estese implicazioni teologiche, è imbarazzante dire che nemmeno le chiese locali e i network regionali che questo corpo sostiene di rappresentare sono stati consultati prima. Questo modus operandi mina la fiducia essenziale in un network orizzontale come la WEA. Quando poche persone decidono una questione di questa grandezza autonomamente, senza una seria discussione con le persone che suppongono di rappresentare, è l’inizio della fine di uno storico network evangelico e l’inizio di una trasformazione in una organizzazione gerarchicamente gestita, il che è una cosa completamente diversa. Milioni di evangelici sono ancora convinti che non ci sia, in questo caso, alcuna ragione biblicamente fondata per andare verso una “più grande unità” con il CEC e la Chiesa Cattolica Romana.

La lettera si conclude con un appello: “Noi pertanto chiediamo che il processo che porterà la WEA nel 2018 a firmare la dichiarazione di “grande unità” con Roma e con il CEC venga fermato. Facendo ciò si contraddice la posizione storica della WEA, senza alcuna discussione a riguardo o un voto di un’Assemblea Generale; sarà qualcosa di nemmeno discusso, figuriamoci votato da un’Assemblea Generale. Fare ciò causerà immensi danni al mondo evangelico globale.

Il testo completo della lettera aperta è in inglese e compare sul sito dell’AEI, www.alleanzaevangelica.org


"Ti saluto, Maria"

Due dibattiti a Caltanissetta sulla mariologia come questione teologica e pubblica

Roma (AEI), 4 dicembre 2017 – “Ti saluto, Maria” è il titolo di una intensa giornata programmata col patrocinio del Distretto AEI della Sicilia. Venerdì 15 dicembre alle ore 18 si terrà, presso i locali della Chiesa Cristiana Evangelica di Caltanissetta “Sola Gratia” (via P. Nenni, 46bis), un’importante conferenza pubblica articolata intorno a due tavole rotonde. In occasione dell’uscita del libro Maria. Una guida evangelica scritto da Leonardo De Chirico ed edito da Alfa & Omega, l’incontro vedrà coinvolti, oltre all’autore, la prof.ssa Rosa Calì dell’I.T M. Guttadauro, il prof. Giuseppe Rizza dell’I.T.T. Marconi di Rovereto, l’on. Alessandro Pagano e Nazzareno Ulfo pastore della chiesa Sola Grazia per discutere, nella prima tavola rotonda, del ruolo di Maria nella Bibbia, nel dogma e nella coscienza e, in un secondo tempo, della figura di Maria nello spazio pubblico ponendo l’accento sul tema della laicità.

La devozione mariologica non è una pratica secondaria della spiritualità cattolica ed ha sempre influenzato tutta la tradizione romana e spesso è stata accentuata e sottolineata dal fervore dei pontefici, ed è per questo che uno studioso evangelico del cattolicesimo non può fare a meno di analizzare seriamente il tema per spiegare molti aspetti della dottrina della Chiesa di Roma. Il marianesimo non resta un problema estraneo agli evangelicali soprattutto in tema di laicità; ricordiamo infatti che proprio la Sicilia di recente è stata teatro di un forte scontro che ha visto il dirigente scolastico Nicolò la Rocca essere oggetto di pesanti attacchi mediatici per aver chiesto di rimuovere dalla scuola alcune ingombranti statue della Madonna e per aver vietato la celebrazione di atti di culto e riti cattolici in un luogo pubblico come la scuola. In quell’occasione l’AEI aveva espresso la sua piena solidarietà al dirigente ricordando che la scusa delle tradizioni e della cultura non può essere motivo di soppressione del principio di laicità. La conferenza del 15 sarà quindi un importante appuntamento per riflettere sul marianesimo, che tanto influenza le pratiche devozionali nel nostro paese e che necessita di una comprensione biblica per poter capire fino a che punto sia possibile un dialogo ecumenico.


A cura dell’Ufficio stampa dell’Alleanza Evangelica Italiana
Tel. redazione: (+39) 333 8558174
e-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
www.alleanzaevangelica.org
Redazione: Lucia Stelluti, Chiara Lamberti, Leonardo De Chirico, Giovanni Marino, Stefano Bogliolo, Sergio De Blasi, Carine Francq.

Le opinioni espresse su Ideaitalia sono esclusivamente dei loro autori, e non impegnano pertanto necessariamente l’AEI. I testi possono essere ripresi liberamente citando la fonte.

Un’informazione che forma non può essere un compito di pochi: ha bisogno anche del tuo sostegno. Sostieni Ideaitalia:
Banca: UFFICIO PPTT DISTRETTO ROMA
Agenzia: POSTE CENTRO
Via Marmorata, 4,  00153 Roma
IBAN: IT64N0760103200000046728002      
SWIFT CODE: BPPIITRRXXX