Ideaitalia - Nuova serie, Anno IV · n. 24 · 20 maggio 2020

FAQ: Protocollo di riapertura delle chiese

Domande e risposte sull’applicazione del protocollo

Roma (AEI), 20 maggio 2020 – Di seguito si dà risposta ad alcune domande frequenti sulla riapertura dei locali di culto evangelico.

1)    Da quando possono ripartire i culti nelle chiese evangeliche?
Le riunioni di culto possono essere svolte a partire dal 18 maggio, ma solo dopo aver assolto tutte le fasi organizzative per implementare adeguatamente le misure contenute nel protocollo. Ci riferiamo in particolare a tutti gli aspetti organizzativi, comunicativi e alla igienizzazione del locale. Fondamentale è la valutazione della “capienza stabilita” del locale di culto, con riguardo al necessario distanziamento sociale e alle caratteristiche peculiari del locale stesso.

2)    Dove possono ripartire le attività di culto?
Ad avviso dell’Alleanza Evangelica Italiana ogni locale regolarmente in possesso di una associazione religiosa che ha nel proprio oggetto sociale esplicitamente le finalità di culto, può essere utilizzato per applicare il protocollo sempre che sussista l’adeguatezza del locale stesso allo scopo proposto. Quindi vogliamo intendere che debbano essere validati i seguenti tre controlli:
-    L’oggetto sociale citi espressamente l’attività di culto;
-    Il locale sia regolarmente occupato (proprietà, affitto comodato riferiti alla chiesa);
-    Il locale sia adeguato all’uso (verificare con un tecnico).

3)   A chi si applica il Protocollo?

a)     Alle opere firmatarie del protocollo che si riportano di seguito:
 -          Il “Comitato Evangelico di Scopo” costituito dalle seguenti opere:  Federazione Chiese Pentecostali In Italia, Alleanza Evangelica Italiana, Conferenza Evangelica Nazionale, Chiesa Apostolica in Italia, Chiese Elim in Italia, Chiesa del Nazareno in Italia, Congregazioni Cristiane Pentecostali In Italia, Unione Chiese Bibliche Cristiane, Chiesa Cristiana Pentecostale Italiana, Chiesa Evangelica Cinese in Italia, Chiese Pentecostali Rumene In Italia, Chiese Evangeliche Riformate Battiste in Italia, Chiesa Gesù Cristo è Il Signore, Unione Cristiana Pentecostale, Chiesa Cristiana Evangelica Missionaria Pentecostale di Olivarella;
-          Le Assemblee di Dio in Italia;
-          La Federazione delle Chiese Evangeliche in Italia;
-          La Chiesa Cristiana Avventista del Settimo Giorno;
-          La Consulta Evangelica;
-          L’Esercito della Salvezza;
-          La Chiesa D’Inghilterra in Italia.

 b)     Alle chiese associate ad almeno un’opera del Comitato di scopo o delle altre opere firmatarie.

4)    Le Chiese evangeliche non rappresentate possono comunque applicare il protocollo?
Ad avviso dell’Alleanza Evangelica Italiana ogni associazione che ha nel proprio oggetto sociale esplicitamente le finalità di culto può applicare il protocollo. Le chiese evangeliche non associate ad alcuna delle opere firmatarie possono pertanto applicarlo in ragione dell’analogia delle esigenze e dei presupposti che hanno condotto alla sua conclusione. La tesi appare ragionevolmente sostenibile anche considerato che protocolli analoghi sono stati conclusi con tutte le chiese richiedenti.

5)    Cosa bisogna porre all’esterno del locale?
Come espresso nel punto 4.2 del protocollo all’ingresso del luogo di culto dovrà essere affisso un cartello riportante  il numero massimo dei partecipanti ammessi, il divieto di ingresso per chi presenta sintomi influenzali/respiratori o temperatura corporea pari o superiore ai 37,5° C o è stato in contatto con persone positive a SARS-CoV-2 nei giorni precedenti, l’obbligo di rispettare sempre il mantenimento della distanza di sicurezza, l’osservanza di regole di igiene delle mani, l’uso di idonei dispositivi di protezione personale, a partire da una mascherina che copra naso e bocca.

6)    Chi deve svolgere le igienizzazioni dei locali?
Le igienizzazioni, che vanno svolte ad ogni utilizzo del locale di culto, possono essere eseguite “in proprio” ossia dai volontari stessi della chiesa, a patto che vengano utilizzati prodotti disinfettanti adeguati e che l’attività sia svolta con diligenza e completezza. Suggeriamo di utilizzare un vero e proprio registro delle igienizzazioni da porre in bacheca e dove evidenziare una precisa “checklist” di attività da eseguire, e via via registrare data, ora e firma degli esecutori materiali.

7)    Che cosa si intende per “incaricato della sicurezza esterna” nel punto 3.2?
Per “incaricato della sicurezza esterna” si intende una persona volontaria anche parte della comunità stessa preposta a controllare sia le fasi di arrivo dei fedeli, sia quelle di deflusso, sia l’applicazione del distanziamento sociale all’interno del locale di culto.
Suggeriamo che i responsabili della chiesa locale procedano alla nomina di uno o più incaricati a seconda delle necessità, anche in forma coordinata (un responsabile, alcuni addetti), attraverso un documento di nomina/designazione opportunamente siglato per accettazione, eventualmente esposto anche in bacheca. Gli incaricati della sicurezza esterna devono essere riconoscibili, ad esempio attraverso un tesserino di riconoscimento.

8)    Quali mansioni informative svolge l’ “incaricato della sicurezza esterna” nei confronti dei fedeli?
L’incaricato della sicurezza esterna, esegue diversi controlli. Tra questi certamente annoveriamo i seguenti:

-    Controlla che non si superi la capienza stabilita;
-    Controlla che tutti siano muniti di mascherine;
-    Chiedendo preventivamente si sincera che non ci siano persone febbricitanti, o con sintomi influenzali o che sono state recentemente a contatto con persone positive a SARS-CoV-2;
-    Controlla che nelle fasi di avvicinamento alla chiese e in quelle di allontanamento non si formino assembramenti;
-    Controlla che il distanziamento sociale sia rispettato all’interno del locale;
-    Si occupa di gestire le porte di accesso ai locali, in modo che siano già aperte nei momenti di arrivo/congedo;
-    Si occupa degli aspetti comunicativi e delle dotazioni di igienizzanti presenti nel locale.

9)    Chi deve portare la mascherina?
Tutti devono portare la mascherina. Il pastore, altri officianti che dovranno rivolgere parole all’assemblea, il cantore potranno togliersi la mascherina ma limitatamente ai momenti di espletamento dei propri compiti e rimanendo ad una più ampia distanza da tutti gli altri


Ravi Zacharias (1946-2020), apologeta della fede

L’ultima visita in Italia nel 2017, ospite dell’AEI

Roma (AEI), 20 maggio 2020 – L’apologeta indiano-canadese Ravi Zacharias è andato col Signore dopo una breve ma intensa malattia. Apologeta di fama internazionale, Ravi è stato un oratore capace di presentare e difendere la fede cristiana sia in contesti occidentali segnati da scientismo e relativismo, sia in contesti orientali segnati da pluralismo e misticismo. Di fronte a platee di studenti, di intellettuali o di gente comune, la sua presentazione dell’evangelo era tanto raffinata quanto solida, riscuotendo sempre interesse e aiutando tante persone ad abbracciare la fede evangelica.

Zacharias visitò l’Italia nel 2000 quando tenne una conferenza all’Università di Padova sulle tendenze della spiritualità alle soglie del terzo millennio (Ideaitalia IV, 2000/2, p. 4). Più recentemente, in occasione del V centenario della Riforma protestante, Ravi è stato ospite dell’Alleanza Evangelica Italiana a Roma nel 2017 dove ha tenuto due stimolanti conferenze sui due cardini della fede evangelica: la Scrittura come parola di Dio e la salvezza per grazia soltanto. Attraverso il richiamo di storie bibliche, illustrate da sviluppi del pensiero moderno e da racconti di storie accattivanti, Zacharias ha messo in evidenza che la Riforma è stata un tempo in cui la Parola di Dio, sepolta nelle tradizioni umane e nel gigantismo delle istituzioni ecclesiastiche, è stata dissotterrata per tornare ad essere letta, creduta e ubbidita. “Senza la Parola di Dio, ogni standard relativo diventa assoluto, con enormi conseguenze negative a cascata”. La Riforma ha riposizionato la Bibbia nel posto che le compete e ha quindi portato un effetto positivo e riequilibratore sul resto. Quanto al cuore del messaggio biblico (la salvezza per sola grazia), Zacharias ha sottolineato come il cristianesimo proclama che la fede in Cristo è un dono che suscita fedeltà. Non la meritiamo né la costruiamo da noi stessi, ma una volta ricevuta per grazia, la fede smuove la vita e suscita una risposta di ubbidienza che si traduce in fedeltà. “Questo è il cuore della riscoperta di Martin Lutero e il centro della fede cristiana”. Il video di presentazione di quelle conferenze è un cameo della personalità di Ravi e della sua apologetica.

La sua opera continua tramite la RZIM (Ravi Zacharias International Ministries), un’agenzia con sede ad Oxford al servizio dell’apologetica nelle università e nei luoghi di pensiero. Tra le sue opere tradotte in italiano: Può l’uomo vivere senza Dio?, Grottaferrata (RM), Italy for Christ 2001; Luce nell'ombra della Jihad. La battaglia per la verità, Grottaferrata (RM), Italy for Christ 2003; Perché tra i tanti proprio Gesù?, Roma, Italy for Christ 2004.

Il consiglio esecutivo federale dell'Alleanza Evangelica Italiana ha fatto giungere alla RZIM e alla famiglia Zacharias un messaggio di vicinanza e di cordoglio. (LDC)


Ingiustificata campagna di odio contro gli evangelici in Francia

Un caso che scuote l’opinione pubblica

Roma (AEI), 20 maggio 2020 - È noto a livello internazionale il caso della chiesa evangelica “La Porte Ouverte” di Mulhouse, in Francia, accusata di aver alimentato un focolaio del Covid-19 in tutta la regione. Alla chiesa ed ai suoi leader non sono state risparmiate accuse, insulti e minacce. Tuttora è in atto una deplorevole campagna di odio, scatenata non solo sui social. Il Consiglio Nazionale degli Evangelici Francesi (CNEF), a cui la chiesa in questione è collegata, sta cercando di monitorare la situazione, intervenendo in più direzioni. Prima fra tutte, il contatto con il Ministero degli Interni, con lo scopo di chiarire le effettive responsabilità  della chiesa nell’organizzare il raduno quando ancora non era chiara la portata della pandemia e non c’erano regole che impedivano assembramenti. Non meno importante è il fronte della prevenzione, attraverso una chiara informazione a livello nazionale.

Nell’immaginario francese (ma ci sono testimonianze in tal senso anche in Italia) rischia di radicarsi l’associazione tra gli incontri delle chiese evangeliche e la diffusione del virus. Il CNEF ha aperto una piattaforma nazionale per la segnalazione di incitamenti all’odio, alla violenza, alla discriminazione, alle minacce e alla diffamazione. Non sono ancora state aperte azioni legali, ma se la situazione dovesse rimanere critica, il CNEF è pronto a sostenere le chiese anche in questa direzione. Clément Dietrichs, direttore del CNEF, ci ha scritto esortando l’Alleanza Evangelica Italiana a sostenere l’azione dei fratelli francesi, anche attraverso la preghiera. (SDB)


Uzbekistan: cristiani discriminati sulle risorse essenziali

Notizia dal sito internazionale di Porte Aperte

Roma (AEI), 20 maggio 2020 – Come riportato dal sito francese di Porte Aperte,  le Autorità uzbeke, per fronteggiare la crisi generale causata dalla pandemia COVID-19, hanno messo in campo una distribuzione di risorse e denaro a favore dei cittadini, ma ci sono testimonianze di cristiani che vengono esclusi dagli aiuti a causa della loro fede in Cristo Gesù.

L’organizzazione non governativa evangelica Porte Aperte, essendo consapevole che tali discriminazioni non sono riferibili a casi isolati ma riguardano diversi credenti nel Paese, si è mobilitata per far giungere il proprio aiuto tramite i propri contatti nel paese dell’Asia Centrale.


Al via lo European Leadership Forum

Quasi 4000 partecipanti, 80 dall’Italia

Roma (AEI), 20 maggio 2020 – Si terrà dal 23 al 28 maggio l’edizione 2020 dello European Leadership Forum, l’annuale conferenza per leader evangelici europei. A causa della pandemia, l’edizione di quest’anno si terrà da remoto mediante piattaforma digitale. In genere allo ELF partecipano 800-1000 persone, ma quest’anno gli iscritti arrivano quasi a 4000 persone da tutta Europa e anche da altri Paesi del mondo. Buona la partecipazione italiana con 80 iscritti in rappresentanza di diverse chiese e opere.

Suddiviso in sessioni planarie, seminari tematici e gruppi d’interesse (per insegnanti biblici, apologeti, discepolatori, artisti, teologi, fondatori di chiesa, ecc.), il programma del Forum si presenta molto vario. Tra gli oratori delle sessioni plenarie sono previsti Peter Mead, John Lennox, Sarah Breuel e Steven Gustaffson.  Lo scopo dello ELF è di incoraggiare la crescita dei leader evangelici in Europa uniti intorno all’evangelo biblico e in vista della missione nel continente e oltre. (CF)

Non dimenticare di ascoltare e diffondere il podcast di Ideaitalia
https://ideaitalia.buzzsprout.com/


A cura dell’Ufficio stampa dell’Alleanza Evangelica Italiana
Tel. redazione: (+39) 333 8558174
e-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
www.alleanzaevangelica.org
Redazione: Lucia Stelluti, Chiara Lamberti, Leonardo De Chirico, Giovanni Marino, Stefano Bogliolo, Sergio De Blasi, Carine Francq.

Le opinioni espresse su Ideaitalia sono esclusivamente dei loro autori, e non impegnano pertanto necessariamente l’AEI. I testi possono essere ripresi liberamente citando la fonte.

Un’informazione che forma non può essere un compito di pochi: ha bisogno anche del tuo sostegno. Sostieni Ideaitalia:
Banca: UFFICIO PPTT DISTRETTO ROMA
Agenzia: POSTE CENTRO
Via Marmorata, 4,  00153 Roma
IBAN: IT64N0760103200000046728002     
SWIFT CODE: BPPIITRRXXX