Più di ottocento leader evangelici celebrano il cinquecentenario della Riforma

La 15ma edizione dello European Leadership Forum in Polonia

Wisla, città polacca, ha ospitato circa ottocento leader evangelici provenienti da tutta Europa, e non solo, per la quindicesima edizione delľ European Leadership Forum tenutasi dal 20 al 25 maggio. Ormai da quindici  anni, lo scopo del Forum è  quello di radunare leader evangelici provenienti da ogni paese ď Europa per fornire loro strumenti di crescita e condivisione al fine di ri-evangelizzare un continente ormai perso nel suo relativismo e scetticismo.

Fuoco su gruppi tematici
I partecipanti sono stati smistati in più di venti differenti classi (network) in base alla propria chiamata ministeriale dove hanno potuto ricevere preziosi suggerimenti e spunti di riflessione per migliorare nelle proprie aree di lavoro (l’apologetica, il ministero tra i giovani, l’arte, la scienza, la comunicazione, …). La ricchezza dei network consiste nella possibilità di avere oratori di un certo calibro, operanti negli specifici ministeri, volenterosi di condividere risorse e conoscenze derivanti dalla loro fruttuosa esperienza. I network, composti da un eterogeneità di paesi rappresentati, sono stati occasione per ogni singolo partecipante di ricevere incoraggiamenti e consigli da esponenti di diverse nazioni.

Dagli Atti di allora all’Europa di oggi
Le attività  del Forum sono state aperte ogni mattina con una sessione plenaria tenuta da John Lennox, professore emerito di matematica ad Oxford.  Lo studio del libro degli Atti non si è sganciato dallo spirito complessivo del Forum. I discepoli, dopo essere stati convinti della deità di Cristo risorto e della necessità del suo unico nome per ricevere la salvezza, sono stati pronti ad andare in ogni angolo della terra per annunciare questo evangelo di speranza contro ogni sistema religioso, filosofia e persecuzione politica. Lo spirito di Stefano e degli altri martiri del primo cristianesimo è quello che ancora oggi gli evangelici sono chiamati ad avere per una riforma radicale del nostro continente e non solo.

Cinquecento anni di Riforma
Il Forum è stata l’occasione  per celebrare il cinquecentenario della Riforma protestante. Gli evangelici di tutta Europa sono stati chiamati, attraverso le esposizioni plenarie della sera, a riscoprire le verità che i riformatori hanno coraggiosamente affermato nel loro tempo e che ancora oggi sono alla base del nostro credo. Gli oratori di queste sessioni, Leonardo de Chirico, Hans Bayer, Michael Reeves e Lindsay Brown, hanno chiaramente esposto i motivi per cui la riforma non è ancora conclusa. La necessità di affermare la Scrittura come suprema autorità e di guardare a Cristo come unico intermediario tra Dio e gli uomini è la missione a cui ancora oggi la chiesa è chiamata. Nel Cinquecento, l’impattante riscoperta dell'essenza dell’evangelo fu un motore trascinante per tutte le aree sociali e culturali, come ci ha ricordato Brown. La predicazione di un evangelo autenticamente cristocentrico che riconosceva la sovrana grazia di Dio fu rigenerante per l'intera Europa ed è l’impegno per cui ancora oggi ogni chiesa e ogni singolo credente deve lavorare.

Riforma oggi
Il pericolo dell’evangelicalismo dei nostri tempi è quello di considerare le istanze della  Riforma ormai superate  e concluse. La tentazione più forte arriva dal mondo cattolico che insistentemente cerca di includere l’evangelicalismo in un dialogo ecumenico finalizzato all’appiattimento della diversità. Come ci ha ricordato De Chirico, la chiesa di Roma, pur rinnovandosi sotto molti aspetti, non ha mai cambiato le fondamenta della sua visione del mondo e per questo non possiamo ancora identificarci con un sistema religioso che affianca la Tradizione alla Scrittura, i santi a Cristo, le opere alla grazia e la superstizione alla fede

La presenza italiana in questa edizione è stata significativa sia per la presenza di De Chirico nel comitato direttivo, sia per la diversità delle realtà  rappresentate e per il seguito che alcune iniziative troveranno nel nostro  paese; come per esempio il Rome Scholars Network, promossa per il secondo anno dalla Reformanda Initiative (partner del Forum) che avrà  luogo a Roma dal 23 giugno al 29 giugno. L’iniziativa prevede la presenza di molti esperti del cattolicesimo provenienti da diverse parti del mondo che terranno delle lezioni per equipaggiare leaders evangelici al confronto con il cattolicesimo.

Impressioni positive
A colpire non è  stata solo profondità dei temi trattati ma anche la possibilità di arricchirsi attraverso le relazioni personali. Ecco alcune impressioni raccolte: “ho notato la disponibilità di tutti i partecipanti ad avere conversazioni personali per la condivisione delle proprie esperienze. Credo che la disponibilità ad aprirsi sia l'espressione visibile dello spirito del forum” (Luisa Pasquale, staff Gbu). “Ci sono uomini di Dio più avanti di noi che sono  pronti a mettere mettere disposizione le loro risorse per creare nuovi scenari. Ho notato una grande spinta apologetica; sono contento che ci sia entusiasmo nel voler difendere la propria fede in ogni contesto” Gianni Cortese (anziano chiese CERBI, Vicenza).

La  fruizione di diversi contenuti del forum è  possibile attraverso il sito foclonline.org/resources che metterà a disposizione di tutti il materiale più rilevante del Forum, affinché chiunque possa essere equipaggiato a seguire la chiamata a mantenere solide basi nell’unico vero evangelo, ad essere parte del mondo in modo rinnovato e riformante e ad andare ai confini della terra a portare la buona notizia di Gesù Cristo.

Chiara Lamberti
Ufficio stampa
Alleanza Evangelica Italiana