La WEA in difesa delle minoranze religiose

Un intervento al Consiglio per i diritti umani dell’ONU

Roma (AEI; evangelicalfocus.com), 5 aprile 2018 – La World Evangelical Alliance (WEA) è stata uno dei gruppi che ha preso parola al Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite nelle sessioni di marzo. Albert Hengelaar della WEA ha dichiarato a Ginevra che "limitare i diritti delle minoranze dimostra che i governi non sono disposti ad esercitare il proprio mandato in modo pacifico". Ha fatto presente la questione del Kazakhstan, dove una legge religiosa aveva già in precedenza ha ridotto il numero delle comunità religiose dal 1300 a meno di 500 ed ora, un nuovo progetto di legge mira a ridurre la libertà religiosa ancora di più.

Il rappresentante WEA ha parlato anche della Bolivia, dove il codice penale avrebbe messo al bando le convinzioni religiose condivise in pubblica piazza, se il processo di modifica non si fosse arrestato dopo le proteste. Hengelaar ha chiesto all'ONU di indagare su quali siano i fattori che rendono sempre di più insicuri i governi guidandoli verso queste manovre restrittive e perché gli stessi governi non si rendono conto che limitare il potenziale umano dei cittadini ostacola la creatività e il progresso. Il rappresentante ha sottolineato che la libertà religiosa è strettamente legata alla tolleranza e al rispetto per la diversità e che bisogna fare il possibile per salvaguardarla.