Speranza per l’Europa dall’Estonia

A Tallinn anche l’assemblea dell’Alleanza Evangelica Europea

Roma (AEI), 30 ottobre 2018 – Nella splendida città di Tallinn si è tenuto dall’8 al 12 ottobre 2018 Hope for Europe, una conferenza volta ad equipaggiare la chiesa evangelica verso il suo ampio compito missionario raccogliendo le numerose sfide del nostro tempo.  Il denso programma preparato dall’Alleanza Evangelica Europea (EEA) ha seguito numerosi fili conduttori: educazione cristiana, città, arte, bambini, disabilità, amministrazione & generosità, missione globale, disabilità, Islam, rifugiati, Rom, riconciliazione, preghiera, media, assistenza sanitaria.

L’obbiettivo finale è stato quello di creare - proprio in uno degli angoli più secolarizzati d’Europa - una piattaforma missionaria per condividere idee ed aprire a collaborazioni ministeriali, al fine di estendere la visibilità e l’influenza degli evangelici in tutte le sfere della società europea. Nelle sessioni plenarie si sono alternati momenti di lode, condivisione e predicazione.  Sul piano organizzativo forse la conferenza è stata troppo ampia e poco attenta al sud Europa: infatti molti degli oltre 300 accorsi hanno potuto partecipare solo parzialmente, mentre speaker dalla zona mediterranea erano pressoché assenti.

All’interno dell’evento erano inseriti anche i lavori dell’assemblea annuale dell’EEA dove per l’Italia ha partecipato il presidente AEI, Giacomo Ciccone. In quel contesto Ciccone ha espresso il bisogno di un ritorno alla centralità dei fondamenti dottrinali dell’Alleanza Evangelica, traendo spunto dalla ricorrenza della Dichiarazione di Chicago sull’inerranza biblica del 1978. Sulla proposta dell’Alleanza Svizzera di armonizzare i punti di fede di WEA, EEA ed alleanze europee, il presidente AEI ha proposto di favorire - prima di qualsiasi modifica - un ampio approfondimento delle differenze e delle loro ragioni storiche, da svolgere nella prossima assemblea di giugno 2019. Ciccone ha colto l’occasione per stimolare l’assemblea EEA anche su altri importanti temi: l’impegno pratico nell’evangelizzazione, la responsabilità di riflettere anche su insuccessi e battute d’arresto (come l’annullamento della conferenza Mission Net).
In conclusione l’AEI ha sollecitato gli organismi mondiali ed europei dell’Alleanza a fare tutto quanto in loro potere per sensibilizzare l’UNOG di Ginevra e Il Parlamento europeo a Bruxelles sulla crescente persecuzione verso gli oltre 80 milioni di evangelici in Cina, dovuta anche al nefando accordo tra Vaticano e Repubblica cinese sulla nomina congiunta dei vescovi cattolici, siglato lo scorso 22 Settembre. (GC)