Gli impegnativi traguardi dell'identità e della visibilità (Assemblea Federale 2001 dell'AEI)

Gli impegnativi traguardi dell’identità e della visibilità

Assemblea Federale dell’AEI

La realtà, anche quando è difficile e diversa da quella che si desidera, non va nascosta né evitata, ma affrontata, in modo che il cammino futuro sia più trasparente e fluido.

Questa è la nota di fondo che ha caratterizzato l’annuale Assemblea Federale dell’AEI, tenutasi a Frascati (RM) il 24 marzo scorso.

Dopo il benvenuto da parte del presidente, Gaetano Sottile, i lavori sono stati aperti dalla meditazione biblica del past. Carlini, un fratello argentino molto attivo nelle varie associazioni di chiese evangeliche del suo Paese, dove sperimenta in modo diretto i benèfici effetti di una vera unità all’interno del popolo di Dio.

Con il testo di Gv 17:20-22, Carlini ha cercato di evidenziare un aspetto poco compreso e vissuto da parte del popolo di Dio: la gloria che Gesù ha dato ai credenti. Gloria, che non è monopolio di qualche chiesa o aggregazione specifica, ma che è condivisa da tutti i figli di Dio. Gloria, che dovrebbe farci vedere il fratello di diversa tradizione spirituale come uno strumento di arricchimento e ampliamento della nostra visione. Gloria, che deve fare da “calamita” nell’àmbito del popolo di Dio, per aiutarlo a superare le differenti sensibilità e le incomprensioni che via via si presentano.

Dopo aver trasmesso il saluto della FCEI e della neonata FCP (Federazione Chiese Pentecostali), Sottile ha presentato la relazione sullo stato e sulle attività dell’AEI nel corso dell’anno 2000. Facendo il punto della situazione, Sottile non ha semplicemente elencato le cose fatte, ma, alla luce di varie reticenze e incomprensioni, ha ritenuto opportuno rilevare che l’identità e la visibilità sono stati i motivi ispiratori delle attività, della presenza e delle prese di posizione dell’AEI. La partecipazione e la testimonianza resa in vari incontri hanno sempre teso a lasciarsi ispirare dallo spirito di 1 Pi 3:15.

In relazione alle attività programmate dall’AEI in occasione del Giubileo, diverse chiese hanno risposto bene. Oltre alla marcia pubblica tenutasi a Roma nel mese di giugno, in collaborazione con IPC (Italia per Cristo) c’è stata anche un’intensa attività editoriale. Purtroppo, le molteplici richieste di dialogo con la RAI continuano a non essere accolte. Anche dopo intensi scambi con l’Autorità garante e la Commissione Parlamentare di Vigilanza, si è dovuto constatare come il pluralismo e la libertà di espressione delle minoranze sono soltanto termini senza sostanza. La Rai continua a considerare la FCEI come unica interlocutrice fra tutti gli evangelici e l’Azienda.

Riguardo all’iter parlamentare del DDL sulla libertà religiosa, Sottile ha rilevato che, allo stato attuale dei fatti, è evidente che esso slitterà alla prossima legislatura. È tuttavia positivo che, benché l’impianto complessivo non sia ancora soddisfacente, vari emendamenti proposti dall’AEI sono stati accolti.

Sul piano delle relazioni e del dialogo con le realtà evangeliche, con piacere Sottile ha comunicato l’accettazione da parte della FCP di un invito a un confronto con l’AEI. Un confronto che sarà molto utile e importante, per chiarire le rispettive posizioni e in vista di una futura collaborazione attiva.

Infine, il presidente ha constatato che la visibilità sempre maggiore (e più forte anche in àmbiti nuovi) che l’AEI ha saputo raggiungere, non è stata sempre letta in modo positivo: diversi membri e chiese hanno intravisto il rischio del compromesso.

Pur prestando attenzione a questo pericolo, la strada prospettata da Sottile non è quella di “chiudersi” o di sottrarsi al confronto. Per sua stessa natura, l’AEI è in prima linea nel consolidamento dell’identità evangelicale. Ed è proprio una crescita in questo campo che potrà dissipare timori e remore al suo interno, dando maggiore chiarezza e franchezza alla sua testimonianza.