I "pericoli del creazionismo". Un grave attentato alla libertà

Comunicato del Comitato Insegnanti Evangelici Italiani a cui si associa l'A.E.I. (Past. Roberto Mazzeschi)

"I pericoli del creazionismo nell'ambito dell?educazione", è il titolo del documento (in discussione fin dallo scorso giugno) che il Parlamento europeo ha approvato (con 48 voti favorevoli e 25 contrari) il 4 ottobre 2007. Con questo atto, il Consiglio d'Europa attacca le posizioni creazioniste, tra cui quella del "disegno intelligente", e promuove l'evoluzionismo a dogma indiscutibile e fondamentale della Comunità europea.

In tal modo, si vorrebbe impedire che nelle scuole d'Europa, oltre, o in alternativa alla teoria evoluzionista, si insegnino altre teorie che si richiamano alla tradizione giudeocristiana della creazione. Le motivazioni sono illustrate dalla seguente inqualificabile affermazione: "L'assemblea parlamentare è preoccupata per i possibili
effetti deleteri della diffusione delle teorie creazioniste nell'ambito del nostro sistema d'istruzione e intorno alle conseguenze che potrebbero avere per le nostre democrazie. Se non stiamo attenti, il creazionismo potrebbe divenire una minaccia per i diritti umani, che per il Consiglio d'Europa costituiscono una questione chiave» (Doc. 11297, A.1).

La cosa è davvero paradossale: è proprio in nome dei diritti umani che viene violato un diritto fondamentale! Ci tocca ricordare a chi dovrebbe esserne garante, che la libertà di pensiero e di espressione è una libertà fondamentale riconosciuta dalla Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo e sancita dallo stesso consiglio d?Europa con la Convenzione Europea per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali, e che infine rappresenta un principio cardine della nostra Costituzione (Artt. 21 e 33).

Se una teoria non minaccia la legge e l'ordine pubblico, gli scienziati, gli studenti e tutti gli interessati dovrebbero essere liberi di esaminarla e di arrivare alle loro conclusioni, e non c'è alcuna evidenza che il creazionismo sia un pericolo per la società. In un regime democratico la libertà dei cittadini è tutelata dagli
abusi di chi vuole imporre dogmi secolari o religiosi. Al contrario, il Consiglio d?Europa vorrebbe decretare qual sia la teoria "giusta" addirittura a suon di maggioranza!

Allora, chi sta ledendo i diritti umani è proprio il Consiglio d'Europa con questo attacco al diritto umano di dissentire dall'evoluzionismo e di non cedere alle imposizioni di una qualsiasi maggioranza.

È anche oltremodo assurdo sostenere che credere all?esistenza di un Creatore razionale, di un Essere intelligente che ha dato vita a tutto ciò che esiste, costituisca una minaccia per i diritti umani, mentre
attribuire l'esistenza della vita umana al lungo e casuale processo che ha consacrato il trionfo dei forti ("i più adatti") sui deboli dovrebbe garantire la tutela dei medesimi diritti.

Bisogna inoltre respingere la calunnia che i creazionisti rigetterebbero la scienza. Anzi, è proprio l'assunzione e il corretto uso delle ricerche scientifiche teoriche e pratiche più avanzate a permettere al movimento creazionista del "disegno intelligente" di muovere le accuse più demolitrici al Darwinismo.

Il documento recita ancora: «Vi è il rischio concreto che si introduca nella mente dei nostri bambini una seria confusione tra ciò che ha a che fare con le convinzioni, credenze e ideali, e ciò che riguarda la scienza"(Ibidem, A.6). Noi crediamo invece che sia più serio il rischio del totalitarismo darwinista, e riaffermiamo che, tanto l?evoluzionismo quanto il disegno intelligente del creazionismo possono e devono avere cittadinanza nella scuola allo stesso titolo, ossia come teorie scientifiche che (come tutte le scienze) sono radicate in presupposti
pre-logici e a-scientifici non dimostrabili, presupposti che comprendono aspettative, credenze e ideali dello scienziato. Credere diversamente alla neutralità della scienza (come si deduce dal documento citato) significa affidarsi a uno scientismo ormai sorpassato dagli ultimi sviluppi della conoscenza.

Perciò,  tutte le teorie scientifiche dovrebbero nutrire una sana modestia nei confronti di se stesse e aprirsi al continuo confronto e alla continua revisione delle proprie acquisizioni. L'educazione dei bambini e dei giovani non deve tramutarsi in indottrinamento e il dibattito finora aperto sulle questioni controverse deve rimanere aperto.

Il Comitato Insegnanti Evangelici Italiani si associa a quanti hanno espresso il loro dissenso contro il grave atto del Consiglio d'Europa e invita genitori, insegnanti, e coloro che hanno a cuore il futuro nostro e delle giovani generazioni a mobilitare le proprie risorse per la difesa delle libertà fondamentali: di coscienza, di pensiero, di parola, di opinione, di religione, di insegnamento.

Formigine, 10 ottobre 2007
Il Comitato Insegnanti Evangelici Italiani
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