Tour italiano del mimo Carlos Martinez per i Diritti Umani

Venerdì 26 settembre 2008

Patrocinato da Amnesty International e Compassion l'attore spagnolo toccherà Priverno, Pescara, Bari, Giugliano per concludere a Roma

Sessant'anni fa, in un mondo ancora attonito per la catastrofe della Seconda Guerra Mondiale e per gli orrori dell'Olocausto, fu redatta dalle Nazioni Unite la Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo. Era il 1948 e non a caso nello stesso anno nacquero anche la Costituzione Italiana e lo Stato d'Israele. In queste costituzioni l'idea propulsiva era quella di arginare la deriva del male, di recuperare la possibilità di convivere, di credere di poter ricominciare a vivere: ricordare, riflettere, pensare, affinché non potesse più succedere … garantire, dichiarare, sancire, affinché tutti potessero riconoscere …

Oggi, in un mondo che spesso fa fatica a ricordare, quei Diritti Umani continuano ancora ad annaspare, ad impaludarsi. I diritti sono sanciti, ma l'adempimento e l'attuazione rimangono assai lontani!

Questo è il filo conduttore del tour che, a partire dal 30 settembre, impegnerà in Italia il mimo spagnolo Carlos Martinez. In pochi giorni Carlos porterà i suoi spettacoli di pantomima in teatri, auditorium, facoltà, chiese, e, per concludere, parteciperà come “oratore” principale ad una conferenza proprio sui Diritti Umani nella Sala del Cenacolo della Camera dei Deputati.

Ma come s'incontrano un tema come quello dei Diritti Umani ed un attore di teatro come Martinez? Carlos non è un attore qualsiasi: la sua arte è la pantomima, quell'arte essenziale del silenzio, senza fronzoli, ma ricca d'espressione e che utilizza solo i canali del linguaggio non–verbale: gesti, mimica, atteggiamenti corporali. Il suo spirito mediterraneo, la precisione tecnica e ritmica gli hanno permesso di esibirsi in teatri, scuole, televisioni, chiese, centri culturali di tutto il mondo ottenendo, da mimo, un'opportunità straordinaria di dialogo. Ecco dunque che possiamo comprenderlo quando afferma: “Il miglior modo per esprimere un tema universale è utilizzare un linguaggio universale, quello della pantomima. Da mimo, io ho voluto cimentarmi in questa sfida cercando di rendere il testo in movimenti e gesti, sostituendo le parole con muscoli, tendini e giunture; collegando le idee alle emozioni, ed infine colorando il tutto con ironia ed umore!”. Le suggestioni sono profonde, ma allo stesso tempo provocano un sorriso. L'esperienza di essere umano con tutte le sue scorciatoie è trasportata in un mondo a parte, il palcoscenico. Esso è governato da regole diverse dove i limiti dell'umano sembrano diventare inaspettatamente gli strumenti stessi per scoprirsi mimo!

Nella prima scena di Human Rights si vede un uomo scegliere tra i bambini che arrivano su un tapis roulant: ne lascia alcuni in vita e ne uccide altri. Ci si chiede perché? La scena ricorda che l'Articolo 1 della Dichiarazione Universale (“Tutti gli esseri Umani nascono liberi e uguali in dignità e in diritti”) è lontano dall'essere rispettato. E così via successivamente vengono trattati gli altri articoli della famosa Carta (Privacy, Libertà religiosa, Diritto all'informazione, etc.). Carlos Martinez riesce a rendere leggero un soggetto così serio incarnando  uno dopo l'altro i vari personaggi delle società contemporanee: il giudice, la vittima, gli avvocati,  il politico e il vecchietto che si pulisce gli occhiali prima di inserire la sua scheda nell'urna: tante immagini che suonano giuste e vere.

Del resto il tema dei Diritti Umani non è nuovo all'attore: fra il 1996 e il 1998 già prese parte al Programma Socrate dell'Unione Europea con un modo innovativo di fare teatro volto a svelare gli abusi dei diritti umani nell'avanzato Occidente.

Anche nell'altro spettacolo, Time to Celebrate, la capacità espressiva dell'artista permette al tema dei Diritti di adagiarsi nella riflessione su tempo, memoria e ricordo ponendo lo spettatore di fronte a diversi interrogativi profondi (valore della vita, disabilità, significato dell'esistenza, Dio, etc.)

La collaborazione con l'Associazione culturale Controcorrente, referente italiano di Carlos Martinez e di altri artisti internazionali, ha reso possibile questo progetto che vede anche coinvolte altre organizzazioni ed agenzie. Innanzitutto Amnesty International che ha già collaborato con Carlos in Svizzera, Spagna e Germania. La presenza di Amnesty si concretizzerà in alcuni degli spettacoli in programma dove si potrà prendere coscienza delle attività e delle sfide che l'ONG porta avanti con determinazione su tutto il globo. In secondo luogo l'organizzazione Compassion, perché i diritti umani riprendono vita anche da tanti piccoli gesti concreti come quello di adottare un bimbo a distanza.

Il primo spettacolo si terrà nella città di Priverno dove Carlos è stato invitato dall'amministrazione comunale e dall'Istituto per la Famiglia (Human Rights, Teatro Comunale, 30 settembre ore 21.00). Il secondo appuntamento, a Pescara, è un ritorno – a dicembre 2007 Martinez propose Time to Celebrate – dove l'iniziativa è condotta direttamente da Controcorrente in collaborazione con Provincia e Comune (Human Rights, Teatro Massimo, 2 ottobre ore 21.00). L'indomani saranno la città di Bari, il network Barincuore, la Chiesa Evangelica Bethel, e l'ente Bari Porto Mediterraneo ad accogliere il mimo in un suggestivo scenario (Time to Celebrate Human Rights, Auditorium Terminal Crociere, 3 ottobre ore 20.30). A Giugliano (NA)  l'appuntamento avrà luogo nella Chiesa Evangelica di Via Casacelle  con il patrocinio del Comune (Time to Celebrate, Chiesa cristiana Evangelica, 5 Ottobre ore 19.30). Nella giornata conclusiva, lunedì 6 a Roma, l'AIDLR (Associazione Internazionale per la Difesa della Libertà Religiosa) con il patrocinio di Chiesa Avventista, Federazione Chiese Evangeliche Italiane  ed Alleanza Evangelica Italiana coinvolgerà l'attore spagnolo in due distinti appuntamenti: la conferenza moderata dal presidente FCEI Domenico Maselli nella Sala del Cenacolo alle 15.30 nella quale interverranno fra gli altri anche l'on. Valdo Spini, i senatori Lucio Malan e Stefano Ceccanti e il presidente AEI Roberto Mazzeschi, e lo spettacolo serale presso l'aula magna della Facoltà Valdese di Via Cossa, (Human Rights, Facoltà Valdese di Teologia  , 6 ottobre ore 19.30).

Tutti gli spettacoli (fatta eccezione per la conferenza alla Camera), sono ad ingresso libero salvo esaurimento posti. La gratuità di tutti gli eventi, resa possibile dalla sforzo sussidiario delle molte organizzazioni coinvolte e di alcuni sponsor, permetterà ai presenti di concentrarsi su offerte e sostegni alle contestuali campagne di sensibilizzazione.

Per informazioni sul tour in generale: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Spettacolo Priverno: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. ; Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. 393 9619810
Spettacolo Pescara: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.  349 7715984
Spettacolo Bari: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.    www.chiesabethel.it  338 6232005
Spettacolo Giugliano: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. 081 3304512
Spettacolo Roma: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. 06 36095930