Teniamo aperta la Breccia di Porta Pia!

Per noi evangelici il 20 settembre è una data importante. Dalla breccia di Porta Pia passarono letteralmente anche le prime Bibbie in lingua italiana. Per secoli la Bibbia era stata messa all’indice e vietata al popolo. Quella breccia fu anche una porta da cui passò la libertà di lettura, di esame e di discussione della Bibbia.

All’inizio del Seicento, Giovanni Diodati aveva tradotto la Bibbia in italiano, ma era stata subito proibita e bruciata nelle piazze da parte delle autorità della chiesa cattolica romana. Dopo più di due secoli poteva finalmente penetrare a Roma. Per noi la breccia di Porta Pia è quella porta che si è aperta all’evangelo e che non vogliamo che si richiuda più.

La breccia di Porta Pia non fu lo scontro tra religione e libero pensiero. Fu invece lo scontro tra una forma politicizzata, ideologizzata ed assolutistica di religione contro un anelito di libertà, pluralismo e circolazione delle idee. Non facciamo l’errore di contrapporre religione e libero pensiero, come se le due cose fossero di per sé nemici. Non lo sono. La contrapposizione è con i poteri che, in nome di una religione o di un’ideologia, diventano tiranni e liberticidi. Per questo bisogna tenere alta l’attenzione sulla libertà religiosa e per questo l’Alleanza ha recentemente organizzato la Marcia per la libertà religiosa il 19 giugno a Roma.
Senza libertà religiosa non c’è alcuna libertà.

Teniamo aperta la breccia di Porta Pia! Non sostituiamo la tirannia pontificia con un’altra tirannia del pensiero unico. Facciamo sì che passino idee, discussioni ed anche contrapposizioni tra visioni del mondo diverse.

Che il confronto sia libero e rispettoso, aperto e plurale, aspro e costruttivo, laico ed appassionato, pubblico e diffuso. Ognuno di noi faccia la propria parte, ma, per favore, teniamo aperta la Breccia di Porta Pia!

19 settembre 2010