La Giornata di preghiera per la chiesa perseguitata

In molte città italiane si sono svolti incontri speciali

Roma (AEI), 11 novembre 2017 – Anche quest’anno la preghiera per la chiesa perseguitata ha visto decine di chiesa e in numerose città italiane partecipare a riunioni speciali di intercessione. L’appuntamento romano per la Giornata di preghiera per la chiesa perseguitata (International Day of Prayer for the Persecuted Church: www.idop.org), quest’anno si è tenuto presso la sede dell’associazione Guardare Oltre Onlus di Via del Berio 70, ed ha visto coinvolti membri di diverse chiese ed opere locali. Grazie al supporto dei dati diffusi dalla World Watch List 2017 di Porte Aperte, l’agenzia missionaria che si occupa specificamente della chiesa perseguitata nel mondo, i presenti hanno potuto pregare per i paesi in cui le condizioni sono più critiche e le vite dei credenti continuamente minacciate.

La presenza tra gli ospiti di un profugo afgano, ex musulmano convertitosi al cristianesimo, ha attirato  l’attenzione dei partecipanti sulle nuove forme di persecuzione e pericolo che i recenti flussi migratori hanno generato, non più in posti remoti, ma anche nelle nostre città. Coloro infatti che,arrivando nei nostri paesi, conoscono il Signore ma sono ancora obbligati a vivere in centri di accoglienza o in stretta vicinanza con loro connazionali a maggioranza musulmana, conoscono forme di persecuzione e minaccia che non di rado sfociano in atti violenti per gli stessi o i loro familiari. La chiesa ha quindi la responsabilità di continuare a pregare per chi soffre a motivo del Vangelo sia in contesti molto diversi dai nostri che nel nostro paese poiché, come parte di un unico corpo, se un membro soffre, tutte le membra soffrono (1Co 12,26).