Le Dichiarazioni evangeliche nelle librerie italiane

Un riferimento per la responsabilità sociale degli evangelici

Roma (AEI), 8 gennaio 2018 – Pochi mesi fa il nostro bollettino aveva dato notizia dell’uscita  del secondo volume delle Dichiarazioni Evangeliche, edito dalle Dehoniane di Bologna. Si è trattato di un avvenimento significativo anche per l’Alleanza Evangelica Italiana che, dopo il primo volume del 1997, ha potuto ampliare il proprio patrimonio culturale ed usufruire di uno strumento utile per lo sviluppo di un dialogo responsabile. In queste poche settimane le aspettative iniziano ad essere confermate. I più attenti osservatori infatti hanno potuto notare la sua presenza nelle vetrine di alcune librerie religiose e secolari nel centro di grandi città italiane.

È un’immagine a cui non siamo abituati. Non bisogna sorprendersi perché si tratta di un’opera priva di pudori o complessi di inferiorità nei confronti di altre più conosciute ed apprezzate produzioni editoriali dal pubblico italiano. Un volume evangelico, tra altri promotori di visioni del mondo più tradizionali ed integrate con la cultura italiana, ci parla della capacità alternativa del pensiero evangelico.

Nel nostro paese siamo abituati a definire con chiarezza le varie “dottrine sociali” provenienti dal Vaticano o addirittura le espressioni culturali dell’Islam o di altre tradizioni religiose. Quando però si chiedeva agli evangelici: “voi che cosa pensate di…”, spesso si registra una certa ritrosia nell’individuare un pensiero, un libro, una proposta che non sia esposta in linguaggio comprensibile solo all’interno di certi circoli. Il dibattito sui grandi temi risulta spesso polarizzato tra le istanze di tipo cattolico e quelle del mondo cosiddetto laico. Si sa che le Dichiarazioni possono offrire un’alternativa e per questo vederle in quella posizione nella vetrina non può far altro che consolidare la fierezza di rappresentare un pensiero solido, in grado di reggersi in piedi senza la necessità di stampelle culturali avulse alla visione cristiana.

Quelle vetrine parlano anche di una visione pienamente inserita nella storia. Tra tante storie contenute in tutti quei libri, la prospettiva storica delle Dichiarazioni evangeliche è molto più ampia rispetto alle solite semplificazioni riguardanti il movimento evangelicale. Si tratta di una visione che affonda le sue radici molto più in là dei risvegli degli ultimi due secoli ed oltre l’attuale espansione registrata nel sud del mondo. Chi continua a definire come una setta le espressioni del mondo evangelicale non può evitare di fare i conti con quel volume, tenuto in piedi tra i tanti anche dalla storia in cui hanno preso forma i documenti in esso contenuti. Il pensiero evangelicale ha qualcosa di significativo da dire al mondo di oggi, e non lo fa a rimorchio di altre storie.