Assemblea Federale (II): come avvicinare la questione LGBT+?

Presentato il documento “LGBT+ e diritti” dell’Alleanza Evangelica Europea

Roma (AEI), 3 maggio 2019 – Il secondo momento del venerdì pomeriggio ha visto Giuseppe Rizza, coordinatore del distretto Nordest e membro della commissione etico-sociale dell’Alleanza Evangelica Europea, presentare un documento su un tema sensibile. Sottolineando l’importanza di avere contesti evangelici sovranazionali come l’Alleanza Europea che aiutino le chiese italiane ad elaborare prese di posizione su tema etici e sociali, Rizza ha tracciato il contesto culturale entro cui si colloca la riflessione del documento. Il tema del “gender” è segnato da una emergente fluidità. Di fronte a questi cambiamenti, spesso le nostre chiese combattono battaglie di ieri con le armi dell’altro ieri; trattiamo i sintomi ma ci manca la visione di sistema. Ci manca un pensiero d’insieme; talvolta abbiamo elementi giusti ma non siamo capaci di tradurli in termini culturalmente rilevanti.

Il documento dell’AEE opera una utile distinzione dei piani. Da un lato c’è il piano teologico con le convinzioni bibliche che il cristianesimo ha sempre affermato: uomo e donna sono create ad immagine di Dio; uomo e donna hanno una dignità irriducibile; la sessualità è un dono di Dio; il contesto in cui vivere una sana sessualità è la relazione pattizia matrimoniale monogamica. Questi principi fanno del bene a tutti.

Poi c’è il piano comunicativo per togliere il più possibile ostacoli alla relazione con gli altri nell’agorà pubblica. Il documento incoraggia lo sviluppo di un atteggiamento comunicativo all’insegna della grazia e della verità “per esplorare la bellezza della visione biblica del sesso e della famiglia”. Gli evangelici devono trovare una postura sobria ed equilibrata nella società plurale, caratterizzata da ascolto e non solo da slogan e sentenze.  

Il terzo profilo è quello dell’impegno sociale e dell’azione politica. Va sempre salvaguardata la libertà di pensare e di dire delle cose diverse nella società plurale. Di alcune cose bisogna prendere atto: la cultura e l’ordinamento legislativo che hanno integrato l’accettazione del fenomeno LBGT+. Poi bisogna opporsi all’equazione tra matrimonio e unione di persone e all’affidamento/adozione dei bambini. Infine, il documento auspica il non abbassamento dell’età minima del consenso alle attività sessuali; la protezione dei bimbi; lo stop ai trattamenti di rimodulazione dell’identità dei bimbi.

Il testo del documento “LGBT+ e diritti” è disponibile in italiano qui.