Conclusa la Settimana Internazionale di Preghiera

Decine di appuntamenti tra le chiese evangeliche

Roma (AEI), 20 gennaio 2020 – Si è conclusa la Settimana Internazionale di Preghiera (SIP) promossa dall’Alleanza Evangelica Europea che, dal 1861, scandisce l’inizio dell’anno per molte chiese evangeliche del continente europeo e non solo. Anche in Italia, la SIP da alcuni anni coinvolge decine e decine di chiese evangeliche che programmano i loro culti secondo il programma della SIP e/o organizzano incontri speciali durante la settimana nelle case, nei luoghi di culto o anche tra chiese della stessa città.

In Abruzzo, ad esempio, ogni sera della settimana dal 12 al 19 si sono tenuti incontri nelle diverse chiese della regione in cui credenti evangelici hanno partecipato per pregare insieme. A Roma, il 16 gennaio si è tenuto in incontro di preghiera in cui, provenienti da 7 chiese evangeliche della città, numerosi credenti hanno partecipato alla serata di preghiera indetta dall’Alleanza. In occasione di quella serata e, a commento dl testo di Giovanni 4 suggerito dal programma (Gesù e la samaritana), è stato detto che ciò che unisce i credenti, non è “l’acqua delle chiese (il battesimo)”, ma l’acqua viva di Gesù Cristo. In altre parole, l’unità cristiana è tra i credenti in Gesù Cristo, rinati a nuova vita per mezzo dello Spirito Santo, non tra i battezzati delle chiese che, per quanto possano aver ricevuto un sacramento ecclesiastico, non necessariamente sono nati di nuovo e non danno quindi alcun segno di rigenerazione. Questo punto è decisivo per distinguere tra l’unità evangelica (tra credenti) e l’unità ecumenica (tra battezzati). (CF)