Scuola laica: diritto allo studio ed alla libertà religiosa

Confronto pubblico e plurale a Ferrara

Roma (AEI), 4 febbraio 2020 – Sabato 1 febbraio, nella Sala della Musica a Ferrara, si è tenuta una conferenza sul tema della laicità della scuola, dal titolo “Scuola Laica: diritto allo studio ed alla libertà religiosa”. La conferenza è stata organizzata dall’Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti (UAAR) con il Patrocinio del Comune di Ferrara.

L’incontro è stato introdotto dal Coordinatore Circolo Uaar Ferrara, Gregorio Oxilia, che ha ricordato quanto sia importante comprendere le varie posizioni. La moderatrice Tania D’Ausilio (giornalista) ha poi introdotto i vari temi con una domanda alla quale i relatori hanno risposto a turno. Sono stati trattati argomenti come atti di culto in orario di lezione, crocifissi in classe, diritto all’ora alternativa e il concorso per insegnanti di religione.
La visione cattolica è stata presentata da Mons. Vittorio Serafini (direttore del Servizio diocesano Insegnamento della Religione Cattolica) e da Paola Lazzari (Insegnante di religione cattolica), mentre l’UAAR è stata rappresentata da Roberto Grendene (Segretario Nazionale UAAR).

Lidia Goldoni (Presidente del Comitato Insegnanti Evangelici in Italia) ha fatto conoscere il punto di vista evangelico, contestando la presenza della chiesa cattolica nella scuola pubblica perché discriminatoria nei confronti degli utenti non-cattolici. L’ora della materia alternativa, laddove viene offerta, non risolve il problema alla base, e non è nemmeno accettabile trasformare o considerare l’ora di religione come un insegnamento culturale dove vengono insegnate tutte le religioni. L’insegnante rimane una persona scelta dal vescovo e con una visione del mondo cattolica. Ci vuole un vero pluralismo dove tutte le posizioni godono dello stesso rispetto. Un cristiano non chiede spazi privilegiati, ma nella quotidianità vive la propria fede con passione, rivelando le proprie convinzioni personali nel suo modo di essere e di fare.
Infine è stato dato spazio alle domande e alle interazioni con il pubblico, che sono state varie e interessanti, segno di un interesse non superficiale per questi argomenti, portando la moderatrice ad augurare la promozione di altre iniziative simili a questa. (AS)