Chi rappresenta il mondo evangelico italiano?

ASSEMBLEA FEDERALE - Roma, 24 Aprile 2004
Relazione Del Presidente

"Allora quelli che temono l'Eterno si son parlati l'un all'altro e l'Eterno è stato attento ed ha ascoltato; e un libro è stato scritto davanti a lui, per conservare il ricordo di quelli che temono l'Eterno e rispettano il suo nome" (Malachia 3:16).

"PERCHE' L'ALLEANZA EVANGELICA?"

Se dopo trent'anni dalla sua nascita in Italia, l'A.E.I. vive la difficoltà di esprimersi, diversamente da ciò che accade in ogni altra parte del mondo; e il distacco anche da chi è convinto della sua utilità, la domanda diventa legittima.
In questi giorni ho ricevuto una testimonianza da un fratello che mi diceva: "L'Alleanza è una cosa buona, ma io non posso impegnarmi perché la mia agenda è piena di impegni, quindi, non potendo assolvere nessun incarico, mi dissocio anche da membro, in attesa di tempi migliori".

Riflettevo che la guerra si combatte anche stando a casa propria, sostenendo i militari che stanno al fronte. Questa riflessione dimostra in maniera tangibile lo spirito con il quale ci stiamo confrontando da sempre; uno spirito che guarda solo alle proprie convinzioni e all'utilità personale delle proprie attività, e che non considera opera di Dio ciò che non passa per la sua personale approvazione. Il superamento e l'abbattimento di questi muri può essere fatto solo da Dio, le nostre strategie servono a poco, se non quella della preghiera incessante in vista dell'esaudimento da parte di colui che ha voluto e realizzato l'unità, che possiamo e dobbiamo vivere.

L'Alleanza Evangelica non è un iniziativa di uomini malati di associazionismo, solleticati dalla voglia di confrontarsi col potere politico e sociale con il quale non riusciamo ad avere un rapporto alla pari. L'Alleanza Evangelica è un Opera di Dio, acclamata dalla storia della Sua nascita e dalle motivazioni che 1' hanno promossa:

a.  Difendere e diffondere la Bibbia come l'unico messaggio di speranza per l'uomo di ogni tempo.

b . Vivere l'Unità, come volontà di Dio, nel rispetto del valore della diversità.

Questa ultima convinzione mi/ci spinge ad andare avanti e perseguire questo obiettivo di Dio, che ci rende cristiani felici anche quando i risultati non sembrano entusiasmanti, perché lavorare per l'unità sulla base della Verità, è lavorare con Dio.

Che cosa abbiamo fatto?

Durante il 2003, abbiamo continuato il nostro servizio di testimonianza dell'unità del Popolo di Dio.

In diverse città italiane sono state celebrate la Settimana Mondiale di preghiera (gennaio), la domenica della Memoria (ottobre), la giornata di preghiera per la chiesa perseguitata (novembre), che hanno raccolto numerosi credenti desiderosi di rendere testimonianza della loro unità in Cristo.

Il notiziario di Idea Italia ha continuato il suo lavoro di preziosa informazione sulle attività dell'Alleanza in Italia e nel mondo.

In concomitanza con il dibattito sull'Europa, l'AEI ha prodotto un significativo documento che è stato mandato alla Convenzione Europea per dare un contributo alla discussione.

In diverse occasioni, l'AEI ha preso posizioni pubbliche sulle vicende dell'attualità Italiana come la polemica sul crocefisso, la condanna dell'Antisemitismo, la legge sulla libertà religiosa, ecc.

Inoltre è partito un progetto di Alleanza giovani, orientato verso una classe emergente di futuri servi di Dio, che potranno fare la differenza nel comprendere il valore dell'unità al di sopra delle diversità denominazionali.

Infine, l'AEI ha lanciato una sottoscrizione a favore dei terremotati dell'Iran per mostrare la solidarietà degli evangelici italiani. La somma raccolta fino ad oggi è stata di E 2.201, che sarà destinata all'agenzia umanitaria dell'Alleanza Evangelica Britannica, Tearfound.

A questo proposito è nata un intesa tra l'AEI e l'Agenzia Missionaria A.M.E.N., così che AMEN diventa il braccio missionario dell'AEI.

Stiamo rivalutando il lavoro e la riorganizzazione dei distretti, per dare un maggiore impatto e servizio dell'AEI, specialmente nei grossi centri urbani.

Molto è stato fatto, tantissimo resta da fare.

Organizzando questa celebrazione dei trent'anni dell'AEI, non si è voluto dare intendimenti trionfalistici, come qualcuno ha pensato, ma sottolineare che l'opera è partita e che pur con tante difficoltà è arrivata fin qui, Dio che l'ha voluta l'ha protetta sostenuta, noi vogliamo dirGli Grazie Signore, rinnovando il nostro impegno e disponibilità per continuare in questo lavoro che vede il Signore interessato in prima Persona.

Quali Progetti?

1. Continuare il lavoro per migliorare 1' azione dei distretti, in modo che i grandi centri possano avere un'AEI cittadina efficace .

2. Ampliare l'azione del notiziario Idealtalia.

3. Mantenere e sviluppare quelle occasioni unitarie, mondialmente riconosciute, il giorno della memoria ,la domenica di preghiera per la chiesa perseguitata, la settimana mondiale di preghiera, possano diventare occasioni di grande assemblea, per ora un sogno, ma lavoriamo perché ciò avvenga, con l'aiuto dello Spirito Santo.

4. Mobilitare i movimenti femminili nazionali per collaborare con l'AEI .

5. Tavola rotonda per discutere la problematica dell'omosessualità e affermare la verità dell'Evangelo in un argomento così difficile e delicato.
6. Iniziare un lavoro di evangelizzazione su tutto il territorio in collaborazione con le comunità locali.

Dio ci fornirà gli strumenti per fare tutto ciò e altro, voglio ricordare a tutti che parte di questi strumenti, quelli operativi siamo noi.

Sostieni l'Alleanza, prega per l'Alleanza, vivi l'Alleanza.

Il nostro Dio in Cristo, per lo Spirito Santo, ci abbondi di ogni Sua Benedizione .
 

Il Presidente Roberto Mazzeschi