Ideaitalia - Nuova serie, Anno IV · n. 44 · 7 novembre 2020
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DPCM 4 novembre 2020: culti ok, ma occhio alle misure vigenti
Rimane in vigore il protocollo “Chiese evangeliche” ma cambiano alcuni meccanismi operativi
Roma (AEI), 7 novembre 2020 – Il nuovo provvedimento emanato dal Governo italiano adotta nuove misure di contenimento del Covid-19 e lo fa dividendo il territorio nazionale in tre zone di rischio: la rossa caratterizzata da uno “scenario 4” che è specificamente normata nell’art. 3; l’arancione caratterizzata da uno “scenario 3” trattata nell’art. 2 e quella restante gialla, cui si applicano solo i restanti articoli ed in particolare l’art.1. Va tenuto conto che le aree di rischio potranno successivamente variare per cui una specifica regione potrebbe essere spostata da un’area all’altra.
Confermiamo subito che per quanto riguarda le attività di culto esse potranno continuare in tutto il territorio nazionale: il DPCM infatti richiama integralmente come allegato 2 proprio il protocollo con le Chiese evangeliche.
Va però tenuto conto di alcuni aspetti operativi peraltro differenziati sul territorio nazionale.
AREA GIALLA
Nelle regioni ricadenti in area gialla per le attività religiose continuano a valere le regole già precedentemente predisposte, per cui ci si potrà attenere all’applicazione del protocollo. Andrà posta particolare attenzione al divieto di assembramenti al di fuori dei locali e alla raccomandazione di evitare riunioni in casa. Si dovrà ovviamente tener conto del coprifuoco 22:00 – 05:00 per evitare il più possibile spostamenti in questa fascia oraria.
AREA ARANCIONE
Per le regioni ricadenti in area arancione valgono le raccomandazioni espresse per l’area gialla, ma bisognerà tener anche conto del punto b dell’art. 3 che rende possibili spostamenti in un comune diverso da quello di residenza solo “nei casi di esigenze lavorative, di studio, per motivi di salute, per situazioni di necessità o per svolgere attività ed usufruire di servizi non sospesi e non disponibili nel proprio comune”.
A tal proposito riteniamo di poter dare le seguenti indicazioni:
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È assolutamente sostenibile che la partecipazione al culto rientri nei motivi di necessità per un credente evangelico che interpreta la vita comunitaria (comune radunanza) come essenziale. Esiste un elemento soggettivo per cui lo stesso principio non può essere automaticamente esteso a qualsiasi frequentatore dei culti. Anche in questi ultimi casi, tuttavia, l’ulteriore previsione “o per svolgere attività ed usufruire di servizi non sospesi e non disponibili nel proprio comune” permetterà anche ad un mero frequentatore della comunità di partecipare ai culti.
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L'appartenenza alla specifica chiesa / comunità è argomento soddisfacente, anche quando il credente provenga da distante, soprattutto se non sia presente la medesima chiesa evangelica nel comune di residenza;
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Seppure non sia necessaria l'autocertificazione nella fascia oraria diurna (05:00 – 22:00) è sempre opportuno che i credenti provenienti da comune diverso abbiano con sé una lettera della chiesa di appartenenza che chiarisca trattarsi di membro/i della comunità ecclesiale.
AREA ROSSA
Per le regioni ricadenti in area rossa valgono le raccomandazioni espresse per l’area arancione, ma bisognerà tener conto che come normato dal punto a dell’art. 4 in questo caso gli spostamenti in un comune diverso da quello di residenza solo nei casi “di esigenze lavorative, o situazioni di necessità ovvero per motivi di salute”.
A tal proposito riteniamo di poter dare le seguenti indicazioni:
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È assolutamente sostenibile che la partecipazione al culto rientri nei motivi di necessità per un credente evangelico che interpreta la vita comunitaria (comune radunanza) come essenziale. Esiste un elemento soggettivo per cui lo stesso principio non può essere automaticamente esteso a qualsiasi frequentatore dei culti.
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L'appartenenza alla specifica chiesa / comunità è argomento soddisfacente, anche quando il credente provenga da distante, se non sia presente la medesima chiesa evangelica nel comune di residenza;
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La necessaria autocertificazione per gli spostamenti fuori comune andrà compilata opportunamente. Inoltre è opportuno che i credenti provenienti da comune diverso abbiano con sé una lettera della chiesa di appartenenza che chiarisca trattarsi di membro/i della comunità ecclesiale.
Naturalmente, laddove nelle chiese si siano verificati casi di persone risultate positive al Covid-19 che abbiano preso parte a culti di recente, raccomandiamo fortemente di sentire le autorità sanitarie ed eventualmente sospendere le attività.
L’Alleanza Evangelica Italiana, infine, suggerisce di evitare di tenere riunioni di culto in orari serali che non permettano un rientro dei fedeli a casa prima delle 22:00. Se, come abbiamo detto, è del tutto sostenibile il principio di necessità per il radunarsi nella propria comunità di fede, più arduo è invece dover sostenere che lo si debba fare necessariamente in tarda serata.
Rettifica
Il lettore Filippo Savarese ci ha segnalato una imprecisione e un errore di carattere storico contenuti nell’articolo “La Spagna inaugura il primo monumento dedicato ad un protestante” (Ideaitalia, n. 42, 31 ottore 2020). L’imprecisione è che l’inquisizione spagnola contro gli ebrei e i musulmani fu ecclesiastica (romana) e civile (da parte dei monarchi spagnoli). Vero, furono i sovrani di Spagna che istituirono l’inquisizione contro gli ebrei e i musulmani, anche se i papi autorizzarono e l’appoggiarono ideologicamente. Il nostro articolo non differenziava tra inquisizione romana e spagnola ed è giusto distinguerle. L’errore riguarda i numeri delle vittime: non centinaia di migliaia, bensì alcune migliaia. In effetti, anche se non si ha contezza precisa dei numeri delle vittime, il riferimento a “centinaia di migliaia” è errato, mentre si avvicina al vero un numero intorno a numerose migliaia. Sui numeri, il dibattito tra gli storici è ancora aperto. Nel ringraziare Filippo Savarese per la segnalazione, ci scusiamo per l’imprecisione e per l’errore contenuti nell’articolo (la redazione).
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A cura dell’Ufficio stampa dell’Alleanza Evangelica Italiana
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