Libertà religiosa per tutti, anche in Italia

Circa mille persone hanno sfilato per le strade di Roma il 19 giugno in occasione della Marcia per la libertà religiosa e del pluralismo dell’informazione. La manifestazione è stata organizzata dall’Alleanza Evangelica Italiana e dai Radicali Italiani, ma ha visto la partecipazione di altri esponenti dell’evangelismo italiano, del mondo delle confessioni religiose e culturali.

Guarda la foto gallery della manifestazione

Partendo dalla Bocca della Verità, il corteo festoso e colorato ha sostato davanti al Campidoglio scandendo slogan come “Né privilegi, né protezione, ci basta il rispetto della Costituzione”, “Una, cento, mille convinzioni. Rai apri le televisioni” e “Una certezza, un dato assodato. Non c’è più la religion di stato”, “Il pluralismo è una ricchezza. Italia esci dall’arretratezza”. Un tema portante della marcia è stata la richiesta della piena attuazione della Costituzione in materia di libertà religiosa, abolendo finalmente la legislazione sui “culti ammessi”.

video 1: dalla partenza in piazza Bocca della Verità fino all’arrivo in Campo De’ Fiori[+]

Il corteo si è poi diretto verso Campo de’ Fiori dove si sono susseguiti diversi interventi, tra cui quello di Giuseppe Rizza, esponente dell’AEI, che ha ricordato che interessarsi della libertà religiosa è biblico (siamo stati creati ad immagine di Dio e pertanto portatori di una libertà originaria), è cristiano (l’80% delle violazioni alla libertà religiosa nel mondo avvengono contro cristiani), è benefico per la società (dove c’è libertà religiosa ci sono le condizioni per un pieno ed equo sviluppo). Pensando all’Italia, l’invito è stato di uscire dalla cultura monoconfessionale e monoculturale nell’informazione, nella scuola, in ogni spazio pubblico. Mario Staderini, segretario dei Radicali Italiani, ha ricordato le diverse forme di discriminazione religiosa che avvengono nel nostro Paese: da spazi di informazione negati alle minoranze, a difficoltà ad ottenere spazi fisici per i culti, alle svariate forme di privilegio a favore della Chiesa cattolica pagati con i soldi di tutti i cittadini. Nel concludere la manifestazione, Roberto Mazzeschi, presidente dell’AEI, ha sottolineato il ruolo dell’Alleanza Evangelica nel dare voce agli evangelici su temi di interesse comune e per il bene della nazione.
Sono stati anche ricordati i tanti cristiani nel mondo che soffrono a causa della persecuzione religiosa.
L’AEI aveva già organizzato simili manifestazioni nel 1999, nel 2007 e nel 2008 (insieme ad altri organismi evangelici). La lotta per la libertà religiosa va avanti e deve vedere gli evangelici sempre in prima fila per il bene di tutti. La libertà religiosa, infatti, è la madre di ogni libertà.

video 2: gli interventi sul palco in Campo De’ Fiori[+]

Roma, 20 giugno 2010