Ideaitalia - Nuova serie, Anno V · n. 02 · 18 gennaio 2021

L’impegno per la Bibbia e la preghiera tra credenti di diverse chiese evangeliche

Bilancio positivo della Settimana Internazionale di Preghiera dell’Alleanza Evangelica

Roma (AEI), 18 gennaio 2021 – Si è conclusa il 17 gennaio la Settimana Internazionale di Preghiera, l’annuale iniziativa dell’Alleanza Evangelica Europea, che dal 1861 invita le chiese evangeliche a dedicare la prima settimana dell’anno alla preghiera comune tra credenti in Gesù Cristo. Quest’anno il tema era l’impegno per la Bibbia ed è stato scandito da un programma giornaliero fatto di letture bibliche, meditazioni, motivi di ringraziamento, spunti di confessione di peccato e richieste di preghiera.

I diversidistretti e le chiese locali hanno organizzato varie iniziative per vivere la SIP in modo intenso e creativo. In Campania, oltre ad un incontro aperto dedicato a cui hanno partecipato più di 60 persone, ogni giorno le chiese tra Napoli e Salerno si sono collegate in vario modo per pregare. Lo stesso è avvenuto in Abruzzo dove ogni sera è stata tenuta una riunione di preghiera guidata a turno dai pastori di diverse comunità e trasmessa in diretta sulla pagina dell’Associazione Controcorrente. Nel Lazio alcune chiese hanno dedicato un tempo ogni sera alla preghiera e hanno celebrato culti in comune. In Emilia Romagna, varie sono state le iniziative di preghiera sul territorio che hanno coinvolto numerose chiese evangeliche tra Modena, Bologna, Ravenna e Forlì.

La SIP è uno degli storici appuntamenti istituzionali dell’Alleanza Evangelica Italiana, insieme alla Domenica della Memoria (fine ottobre) e la Giornata di preghiera per la chiesa perseguitata (IDOP) a metà novembre. In anni recenti si sono anche aggiunte la Domenica della Missione (fine maggio) e la Giornata del Rifugiato (metà giugno).


La libertà religiosa in Italia: a che punto siamo?

La conferenza dell’avv. Damaris Marletta

Roma (AEI), 16 gennaio 2021– Quando si parla di libertà religiosa si pensa di parlare di un tema che riguarda Paesi lontani afflitti dalla persecuzione delle comunità religiose. Eppure la questione pertiene anche alla situazione italiana. A parlarne è stata l’avv. Damaris Marletta, della commissione Libertà Religiosa dell’Alleanza Evangelica Italiana, nel corso di una conferenza tenuta il 16 gennaio dal titolo “La libertà religiosa in Italia: a che punto siamo?”.

Dopo aver inquadrato la questione nella storia contemporanea italiana, Marletta ha esposto la cornice costituzionale entro cui il tema della LR è affrontata: l’art. 7 che tratta i rapporti con la Chiesa cattolica, l’art. 8 che introduce lo strumento delle intese con le altre confessioni e poi, terzo livello, la legislazione ordinaria che si applica alle comunità religiose senza intesa e che è ancora essenzialmente dipendente dalla legislazione sui “culti ammessi” entrati in vigore in epoca fascista (1929). La disparità di trattamenti è stata illustrata attraverso diversi esempi riguardanti la scuola (l’Insegnamento della Religione Cattolica nella scuola statale ma a carico dello Stato), il riconoscimento dei ministri di culto, la destinazione d’uso dei locali di culto, l’accesso ai mezzi pubblici di informazione.

Il quadro emerso è quello di un cantiere ancora molto indietro. La storia italiana così centrata su un monopolio religioso, l’architettura costituzionale così costruita intorno ad una realtà superata, la normativa farraginosa e respingente, la cultura lacunosa del pluralismo, ecc. rendono la situazione bisognosa della massima attenzione da parte degli evangelici. Nessuna chiesa locale, nessuna denominazione, nessun movimento, presi singolarmente, vedrà cambiamenti significativi. Il ruolo di organismi di cooperazione evangelica come l’Alleanza Evangelica Italiana, tramite la sua commissione per la Libertà Religiosa, è strategico per perorare la causa della libertà religiosa in Italia e non solo.

Il video della conferenza può essere visionato qui. (LDC)


La persecuzione contro i cristiani in aumento

Presentata la WWL di Porte Aperte

Roma (AEI), 15 gennaio 2021 – Come ogni anno, la World Watch List, stilata da Porte Aperte, è stata aggiornata e, il 13 gennaio, è stato presentato il nuovo rapporto sulla libertà religiosa. La lista con i 50 paesi con i più alti livelli di persecuzione dei cristiani al mondo ormai da anni rappresenta una lente di ingrandimento sulla situazione dei cristiani perseguitati al mondo ed è lo strumento di riferimento per lo studio di questo fenomeno anche in ambienti esterni al mondo evangelico.

La lista fa riferimento al periodo che va dal 1ottobre 2019 al 30 settembre 2020 e conta più di 340 milioni di cristiani perseguitati, una media di 13 cristiani uccisi al giorno, quasi cinquemila luoghi di culto chiusi o attaccati, almeno 11 cristiani al giorno arrestati e incarcerati e quasi duemila cristiani rapiti.

I numeri sono in netto aumento rispetto ai dati riferiti al 2019 e i paesi entrati nella fascia di “persecuzione estrema” sono saliti ad 11 mentre quelli nella fascia di persecuzione molto alta 34 impedendo di fatto a molti paesi in cui la persecuzione rientra nella fascia “alta” di entrare nella lista.

In cima alla classifica si trova ancora, come da sempre la Corea del Nord, seguita da Afghanistan, Somalia, Libia, Pakistan, Eritrea, Yemen, Iran, Nigeria, India, Iraq e Siria dove l’islam radicale è una delle principali cause di persecuzione. Purtroppo, la Cina sale tra i primi 20 e ad entrare per la prima volta nella lista sono il Messico, la Repubblica democratica del Congo, il Mozambico e le Isole Comore.

La pandemia sembra aver ancora di più esasperato situazioni già molto difficili nell’ambito della libertà religiosa e la chiesa a livello globale vive una sofferenza non trascurabile. Non dimentichiamo di restare in preghiera per la parte di chiesa che soffre e di difendere la libertà religiosa anche nel nostro Paese. (CL)


Assemblea del distretto Centro AEI: rinnovato il consiglio

Proposta la futura gemmazione tra Lazio-Sardegna e Medio Adriatico

Roma (AEI), 17 gennaio 2021 – Sabato 16 gennaio si è svolta l'assemblea del Distretto Centro e Sardegna con il rinnovo del consiglio distrettuale. Per la prima volta, l'assemblea si è tenuta in forma telematica via Zoom ed ha fatto da apripista sullo svolgimento telematico di votazioni da tenersi, come da regolamento statutario, in forma segreta.

Dopo un’introduzione del coordinatore Davide Bogliolo, sono stati presentati i candidati per la formazione del nuovo consiglio. Ai candidati uscenti si sono aggiunti Liberato Vitale (della chiesa Breccia di Roma S. Paolo) e Michele Del Giudice (della chiesa Hopera, Roma).

Tramite una piattaforma telematica si è potuto procedere con la votazione segreta in modo regolare, con la solita distinzione del voto tra socio individuale e chiesa o missione. Il nuovo consiglio eletto è quindi ora formato dai seguenti soci AEI: Davide Bogliolo, Marco Costantini, Michele Del Giudice, Carine Francq, Daniele Santonocito, Lucia Stelluti, Liberato Vitale.

Dopo aver ringraziato il Signore, l'assemblea è proseguita con l'ordine del giorno. Davide Bogliolo ha presentato i lavori svolti dal distretto durante il 2020, anno particolare, imperniato di appuntamenti in forma digitale, che ha visto una partecipazione significativa dei membri del distretto ai vari appuntamenti istituzionali dell'AEI. L'unica attività in presenza nel 2020, è stata la Settimana Internazionale di Preghiera AEI con appuntamenti a Roma (un incontro massiccio) e in Abruzzo (con più incontri).

Altra fase importante dell'assemblea è stata la presentazione di una mozione (da parte del consiglio uscente) che prevede la gemmazione di un nuovo distretto, sulla base della flessibilità territoriale introdotta con il nuovo statuto approvato il 31 ottobre 2020. La mozione chiede di suddividere l'ampio distretto Centro/Sardegna in due nuovi distretti: Distretto “Medio Adriatico” che comprende Abruzzo e Molise, e Distretto Lazio e Sardegna. La mozione, accolta con voto favorevole dall’assemblea distrettuale, verrà successivamente discussa dal Consiglio Esecutivo Federale per la ratifica definitiva.

Essendo nel pieno della Settimana Internazionale di Preghiera, la parte conclusiva dell’assemblea viene dedicata alla preghiera guidata dal pastore Stefano Bogliolo. (CF)


Giornata mondiale d’evangelizzazione: incontro preparatorio

Con la partecipazione di diversi esponenti evangelici

Roma (AEI), 17 gennaio 2021 – Si terrà sabato 30 gennaio alle 10.30 su piattaforma digitale la riunione in preparazione della Giornata Mondiale d’Evangelizzazione, in collaborazione con l’iniziativa Global Day Outreach. Da alcuni anni, infatti, nel mese di maggio, si tiene questa giornata concordata in cui le chiese e i singoli credenti sono incoraggiati a evangelizzare nei loro contesti di vita e di missione.

All’incontro preparatorio interverranno Giacomo Ciccone, Presidente dell’Alleanza Evangelica Italiana, e il pastore Antonio Celenta, vice-presidente della Federazione Chiese Pentecostali in Italia – l’iniziativa in Italia gode del patrocinio sia di AEI che FCP. Negli anni scorsi, la GME ha visto anche l’adesione di varie chiese, missioni, ministeri evangelistici ed organizzazioni ecclesiastiche e para-ecclesiastiche.


“Bugie e teorie del complotto che nulla hanno a che fare con l’evangelo”

La National Association of Evangelicals sull’assalto a Capitol Hill

Roma (AEI), 16 gennaio 2021– Pubblichiamo un comunicato della National Association of Evangelicals (NAE), la corrispondente Alleanza Evangelica degli USA, rilasciato all’indomani dei fatti di Capitol Hill dello scorso 6 gennaio 2021.

Ieri gli americani e persone in tutto il mondo hanno assistito a un violento attacco al Campidoglio degli Stati Uniti. L'insurrezione incarna il rancore e la polarizzazione presenti nel nostro paese. La National Association of Evangelicals (NAE) denuncia le violenze nel Campidoglio degli Stati Uniti e i vizi di vecchia data della nazione che hanno portato a questo caos.

I seguaci di Gesù sono operatori di pace. Alcune immagini delle proteste dimostrano una inquietante fusione tra cristianesimo e ideologia nazionalista lontana dalla via di Gesù. Ai cristiani è comandato di cercare la pace nelle città in cui vivono, di amare i loro nemici, di cercare l'unità e di proclamare un messaggio di pace (Geremia 29: 5–11; Romani 12: 9–18).

Gli eventi di ieri, tra cui l'erezione di un cappio, sono un altro doloroso richiamo al razzismo che affligge il nostro paese. Piangiamo la perdita di vite umane, e piangiamo anche che la perdita di vite umane potrebbe essere stata molto maggiore se i manifestanti fossero stati di una razza diversa. Ci rammarichiamo ancora del trauma ricorrente vissuto dalle persone di colore in questo paese. Dio ha dotato ogni individuo di uguale valore e dignità.

La folla al Campidoglio è stata provocata dai leader, incluso il presidente Trump, che hanno fatto uso di bugie e teorie del complotto per risultati politici. Gli evangelici sono persone che si impegnano per la verità e dovrebbero rifiutare le falsità”.

La NAE ha successivamente lanciato un’iniziativa di digiuno e preghiera basata su Filippesi 4:6-7 affinché il Signore guarisca la società americanada una frammentazione esasperata. Tra i punti di preghiera:

  • Affinché coloro che hanno perpetrato gli attacchi al Campidoglio e gli attacchi più ampi alla nostra democrazia, siano ritenuti responsabili e assicurati alla giustizia e alpentimento;

  • Affinché la verità regni nelle nostre conversazioni e nelle nostre comunità;

  • Per il presidente Trump, durante gli ultimi giorni della sua amministrazione, affinché adempia ai suoi doveri in modo responsabile;

  • Per il presidente eletto Biden, affinché abbia saggezza mentre si prepara ad assumere la carica il 20 gennaio.

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A cura dell’Ufficio stampa dell’Alleanza Evangelica Italiana
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Redazione: Lucia Stelluti, Chiara Lamberti, Leonardo De Chirico, Giovanni Marino, Stefano Bogliolo, Sergio De Blasi, Carine Francq.

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