La libertà religiosa al centro dell’impegno dell’AEI”

Il punto della situazione sulla newsletter dell’Alleanza Evangelica Europea

Roma (AEI), 7 dicembre 2020 – “In Italia se non sei cattolico romano, puoi percepire di essere trattato come cittadino di seconda classe”. Inizia così un articolo contenuto nella newsletter dell’Alleanza Evangelica Europea (2 dicembre 2020) sull’Italia in cui viene riportata anche una conversazione con il presidente dell’Alleanza evangelica italiana, Giacomo Ciccone.

L’Alleanza Evangelica Europea cita ed elogia gli sforzi che l’Alleanza Evangelica Italiana compie per portare avanti le battaglie legate alla libertà religiosa. Nonostante venga riconosciuto lo sforzo di vivere come una minoranza religiosa in un paese prettamente cattolico, l’articolo mette in luce la poca propensione dell’AEI al vittimismo e ne apprezza gli slanci continui verso i cristiani perseguitati in altre parti del mondo dove la persecuzione può costare la vita. L’AEI non ha lo sguardo solo sulle questioni domestiche, ma costantemente sollecita le chiese evangeliche italiane a pregare e a farsi portavoce della violazione della libertà religiosa nel mondo.

Infatti, l’AEI scrive regolarmente agli ambasciatori delle nazioni perseguitate e si incontra con loro, organizza sit-in di preghiera fuori dalle ambasciate e incontri che focalizzano l'attenzione politica e mediatica sulla situazione dei cristiani nel mondo, ed anche l’incontro con l’ambasciatore degli Stati Uniti d'America per la libertà religiosa internazionale, Sam Brownback, tenutosi in ottobre.

Non trascurabile è, infine, l’impegno degli ultimi anni in favore della Chiesa Punto Luce a San Giuliano Milanese e della vittoria ottenuta con due ricorsi. L’Alleanza evangelica europea riconosce il grande impegno , anche economico, portato avanti per garantire un diritto fondamentale come quello della libertà di culto. (CL)