Appello alla preghiera per l’Ucraina orientale

L’Alleanza Evangelica Europea: “Situazione preoccupante per le minoranze”

Roma (AEI), 3 maggio 2021 – In un comunicato del 25 aprile u.s. l’Alleanza Evangelica Europea si dice profondamente preoccupata per l’aumento della tensione tra Ucraina e Russia sulla regione del Donbass nell'Ucraina orientale. La paura dell'invasione, il desiderio di rispetto e/o di giustizia territoriale, il patriottismo e la rabbia, sono tutti elementi parte della situazione.

La popolazione del Donbass ha già sofferto terribilmente. Dal 2014 l'ONU conferma che 3375 civili sono morti. Quasi 2 milioni sono fuggiti in altre parti dell'Ucraina e mezzo milione hanno chiesto asilo all'estero.

Coloro che rimangono nel Donbass, all'interno delle autoproclamate Repubbliche popolari di Donetsk o Luhansk, si trovano in una sorta di terra di nessuno. Se scelgono di mostrare sostegno alla Russia o all'Ucraina, sanno che l'altra parte non capirà né perdonerà. Per 7 anni sono stati lasciati vivere una vita precaria in cui lo stato di diritto non esiste quasi mai e le difficoltà economiche sono acute.

Le minoranze religiose, comprese le comunità evangeliche, non possono registrarsi e non sono consentite attività. La Chiesa ortodossa russa e la Chiesa ortodossa nazionale ucraina sono in costante lotta per la superiorità. La sofferenza del popolo peggiorerà con la ripresa della guerra su vasta scala?

L'Alleanza Evangelica Europea invita gli evangelici di tutta Europa a pregare per:

• Conforto e guarigione per le vittime del conflitto,
• La sicurezza e i diritti umani del popolo ucraino,
• Uno sforzo diplomatico per la pace e la stabilità,
• Coraggiosi operatori di pace nel Donbass, in Ucraina, in Russia e altrove,
• I nostri fratelli e sorelle cristiani nel Donbass, in Ucraina e in Russia.