La speranza per il mondo e l’importanza dell’escatologia cristiana

La conferenza dei teologi evangelici europei a Praga

Roma (AEI), 2 settembre 2022 – Dal 26 al 30 agosto si è tenuta le biennale conferenza della FEET (Fellowship of European Evangelical Theologians) a Praga. Costituita nel 1976 con l’importante contributo di John Stott e a seguito del Congresso di Losanna del 1974, la FEET raccoglie oggi un centinaio di associati da tutta Europa: teologi, docenti in istituti biblici, cultori delle discipline teologiche. Alla conferenza erano presenti 60 persone. Dall’Italia, oltre a Leonardo De Chirico (IFED e Coordinatore della commissione teologia e dialogo dell’AEI), anche Davide Ibrahim (ICED) e Matteo Ricciardi del Seminario europeo nazareno.

Il tema di quest’anno era la “Speranza per il mondo: l’escatologia come fonte di vita per la missione della chiesa” ed è stato affrontato con sessioni plenarie, seminari, gruppi disciplinari (AT, NT, Sistematica/storia, Pratica/apologetica). Toccante la testimonianza del prof. Roman Solovev, preside dell’Istituto teologico evangelico di Leopoli (Ucraina). Presenti anche il presidente dell’Alleanza Evangelica Europea (Frank Hinkelman) e il coordinatore della commissione teologica AEE. Le varie relazioni hanno dato voce voce ad una maggiormente assimilata visione “olistica” dell’escatologia evangelica, superando le restrizioni individualiste e futuriste.

In conversazione con l’AEE, la FEET ha concordato di tenere una conferenza congiunta nel 2024 (fine agosto) sull’identità evangelica. Quello dell’identità è un tema trasversale che riemerge periodicamente e anche oggi sembra essere tornato in auge. E’ interessante vedere una forma di cooperazione su un tema comune. A 50 anni dalla fondazione della FEET e del congresso di Losanna, la domanda si ripresenta: nel mondo contemporaneo, cos’è la fede evangelica?