Chiese sotto attacco in Burkina Faso

Situazione inaspettata di crisi

Roma (WEA; AEI), 10 luglio 2018 – Stanno creando preoccupazioni serie i ripetuti rapimenti di cristiani in Burkina Faso. A due settimane dal rapimento di un leader cristiano con sua moglie, un altro pastore evangelico è stato violentemente prelevato dal proprio villaggio insieme a tre componenti della sua famiglia. Le circostanze sono ancora sconosciute, ma  è evidente che la responsabilità dell’accaduto sia da attribuire ai militanti islamici molto attivi in quella regione.

 


La preoccupazione, sottolineata dall’osservatorio International Crisis Group, è legata principalmente al modo con cui l’area nordest del paese si stia trasformando da modello di tolleranza interreligiosa a luogo di scontri violenti ed inaspettati. Il clima, soprattutto per la minoranza cristiana (il 20% dell’intera popolazione, se si tiene conto anche della componente cattolico-romana) è diventato comprensibilmente teso. I cristiani non erano stati finora oggetto di attacchi diretti da parte dell’estremismo islamico.

La situazione è peggiorata a partire dal maggio scorso, quando frange di militanti islamici hanno iniziato ad estendere i propri attacchi, finora limitati ad obiettivi militari, anche nei confronti della popolazione civile. Gli attacchi contro obiettivi politici, partiti nel 2014, sembravano casi isolati, ma hanno mostrato tutta la loro gravità quando hanno iniziato a puntare contro i centri di formazione pubblici nel nord del paese, accusati di promuovere la cultura francese al posto di quella araba. L’accanimento contro le scuole ha portato già a numerose chiusure e si stima che una popolazione di circa 24000 bambini sia rimasta senza possibilità di educazione.

Il timore è che la crescita della violenza possa creare crisi umanitarie e moltiplicazione di profughi diretti verso l’Europa, ma soprattutto è allarmante pensare alle concrete possibilità di ostacolare la professione e la diffusione del cristianesimo in tutta la nazione. Come nel vicino Mali, il terrorismo islamico potrebbe decimare la popolazione cristiana costringendola al rinnegamento o alla fuga. È quindi urgente l’impegno nella preghiera e nell’appoggio in qualsiasi forma possibile verso i cristiani a rischio di isolamento nel Burkina Faso.  (SDB)