Preoccupazioni per la libertà religiosa in Bulgaria

Un accorato appello dell’Alleanza Evangelica a riconsiderare la nuova legge

Roma (WEA-AEE-AEI), 8 novembre 2018 – Grave preoccupazione è stata espressa dall’Alleanza evangelica bulgara, sostenuta dall’Alleanza evangelica europea e mondiale, per il disegno di legge in discussione e che, se approvato, prevederebbe le seguenti misure capestro per la libertà religiosa:

-    solo cittadini bulgari possono svolgere attività liturgiche se sono stati formati in Bulgaria o in scuole approvate dallo stato;
-    solo gli ortodossi e i musulmani possono formare il loro clero e gestire scuole;
-    un cittadino straniero può predicare solo se in collegamento con un ministro bulgaro;
-    le donazioni dall’estero possono essere usate per costruire edifici e devono passare dall’approvazione del governo. I salari dei pastori non possono essere pagati con donazioni estere;
-    le attività religiose non possono essere svolte al di fuori di locali di culto designati;
-    solo i gruppi religiosi con più di 300 aderenti possono ricevere riconoscimento legale.
La nuova legge consegna allo stato bulgaro il diritto di interferire nella vita delle comunità di fede. L’Alleanza evangelica bulgara è convinta che la proposta di legge sia così sballata che nessun emendamento sia in grado di migliorarla. Dovrebbe essere semplicemente ritirata e la discussione dovrebbe ricominciare con il coinvolgimento delle comunità di fede. (CL)