Domenica del Rifugiato (II): “Accogli” come Gesù ha accolto gli esclusi

Il tema biblico di quest’anno

Roma (AEI), 9 giugno 2021 – Con l’invito “Accogli” (Embrace), la Domenica del Rifugiato di quest’anno si concentra sulla responsabilità cristiana ad accogliere coloro che sono esclusi, nello stesso modo in cui Gesù ha accolto coloro che erano esclusi. Per migliaia di anni, la comunità dei lebbrosi era stata evitata dalla società (Levitico 13,45-46), ma Gesù non ebbe paura di abbracciarli e di guarirli.

Quando i discepoli di Giovanni lo avvicinarono per sapere se Lui fosse quello che stavano aspettando, Gesù rispose: “Andate a riferire a Giovanni quello che avete visto e udito: i ciechi recuperano la vista, gli zoppi camminano, i lebbrosi sono purificati, i sordi odono, i morti risuscitano, il vangelo è annunziato ai poveri” (Luca 7,20-23). La stessa chiamata è per il suoi discepoli oggi, anche per quanto riguarda coloro che sono esclusi dalla società, come i profughi e i rifugiati.

Nel mondo ci sono 80 milioni di persone che non hanno un posto che possono chiamare casa, a causa della persecuzione e della violenza. Sono stati costretti a diventare profughi o sfollati, lasciando dietro di sé ogni cosa, perdendo affetti familiari, amici, proprietà e il luogo più caro per vivere. Coloro che scappano nel mondo hanno una vulnerabilità e suscettività maggiore di rischio pandemico. I Paesi hanno chiuso le loro frontiere, impedendo la collocazione meno precaria dei profughi. Le infezioni, compreso il Covid-19, mietono più persone. L’alta densità di persone in piccoli spazi, l’impossibilità di evitare il distanziamento e la mancanza di accesso a cure mediche, sono un rischio potenzialmente esplosivo.