Legge sulla libertà religiosa: ancora tutto fermo?

Un convegno con poche prospettive concrete

Roma (AEI), 1 marzo 2023 – “Pluralismo religioso, integralismi, democrazie” è il titolo del convegno che si è svolto il 17 e 18 febbraio scorso, promosso dalla Fondazione Lelio e Lisli Basso, dal Centro Studi Confronti, dalla Biblioteca Centrale Giuridica, dalla rivista Questione Giustizia e dalla Federazione delle Chiese Evangeliche in Italia. Nell’ambito di queste due giornate ampio spazio è stato dedicato alla riflessione intorno ad una legge sulla Libertà Religiosa: “la legge che non c’è”.

Tra i numerosi interventi sul tema, degni di nota sono stati quelli del costituzionalista e Presidente del Consiglio italiano per i rifugiati Roberto Zaccaria il quale ha ribadito il bisogno di sistematicità nell’affrontare la questione della libertà religiosa che oggi è soggetta al pragmatismo occasionale e del presidente emerito della Corte Costituzionale Giuliano Amato che ha riaffermato la “situazione di incostituzionalità” e di “discriminazione” presente in Italia a causa della diversa condizione assegnata alle religioni per via del Concordato, delle Intese e delle leggi sui culti ammessi, ribadendo anche la necessità di non cadere nell’estremo opposto di un laicismo alla francese che fa della religione un semplice fatto privato.

Una sessione dal titolo “la legge da votare” ha dato la parola a diversi esponenti politici che hanno però dimostrato l’assenza di una progettualità e prospettiva politica per affrontare la questione in Parlamento. Nessuna proposta concreta neppure da parte degli organizzatori del convegno oltre ad una sollecitazione generale a rimettere il tema sul tavolo politico.

La Commissione per la Libertà religiosa dell’Alleanza Evangelica Italiana, presente come uditrice, ribadisce il proprio convinto impegno su questo fronte e la necessità chiara di un progetto che vada oltre la semplice discussione accademica.