Quale fraternità?

MIM e Fondazione “fratelli tutti” sottoscrivono un discutibile protocollo di intesa

Roma (AEI), 7 aprile 2023 – La società civile italiana ha subito ancora una volta un colpo alla laicità e al pluralismo con la firma del Protocollo d'intesa tra il cardinale Mauro Gambetti e il ministro Giuseppe Valditara, qualche giorno fa. L'accordo mira a realizzare iniziative congiunte nelle scuole di ogni grado per la promozione dei valori di pace, solidarietà, tutela dell'ambiente, in vista del "Meeting internazionale della fraternità", nel solco dell'Enciclica "Fratelli tutti" della Chiesa cattolica romana e a conferma di una strategia globale già da tempo attivata (si veda Ideaitalia n. 29 del 19 ottobre 2021).

Come evangelici e cittadini, ci opponiamo fermamente a queste iniziative che minano la laicità della scuola e mettono in discussione il pluralismo delle idee. Non è accettabile che le scuole diventino strumenti di propaganda religiosa, in cui i valori e le credenze di una fede vengono proposti con insistenza a tutti gli studenti. Le scuole devono essere luoghi di formazione plurale, contesti dove si promuovono principi come l'uguaglianza, la libertà, il rispetto e il pensiero critico, senza la predominanza di una qualche colorazione religiosa.

Ancora una volta, siamo di fronte ad un atto che viola il principio di separazione tra Stato e Chiesa sancito dalla nostra Costituzione. È davvero accettabile che in Italia la Chiesa cattolica abbia ancora un ruolo centrale nei processi educativi della scuola pubblica?

Chiediamo al ministro Valditara di revocare immediatamente la sottoscrizione a questo Protocollo d'intesa e di impegnarsi a far rispettare la laicità e il pluralismo nel suo ambito di competenza. Chiediamo alle scuole di presidiare la loro autonomia e di non diventare strumenti di propaganda religiosa, anche indirettamente. Chiediamo a tutti i cittadini di difendere la laicità e il pluralismo come valori fondamentali della nostra democrazia.

La fede non deve mai diventare un obbligo o un dovere; tutti devono essere liberi di scegliere le proprie idee, senza essere costretti ad accettare tradizioni o posizioni degli altri.

Senza il rispetto delle diversità e l'attenzione per la libertà e le pluralità, nessun paese potrà mai aspirare ad una piena e duratura prosperità.

Il Consiglio Esecutivo Federale dell’Alleanza Evangelica Italiana e il Comitato Insegnanti Evangelici in Italia