In preghiera per la chiesa perseguitata

Echi della Giornata Internazionale di preghiera per la chiesa perseguitata (IDOP)

Roma (AEI), 22 novembre 2018 – Nel mese di novembre si sono tenuti decine di incontri di preghiera per la chiesa perseguitata (IDOP) in tutto il Paese, organizzati dai distretti AEI in collaborazione con chiese locali e missioni quali Porte Aperte e ACP. Ecco qualche eco:

Fano: A Fano, il 7 novembre le chiese evangeliche di Fano e Pesaro hanno condiviso alcuni filmati sulla persecuzione nel mondo facendo seguire un tempo di preghiera comune. Con l'auspicio di un fecondo prosieguo, registriamo con riconoscenza l'inizio di attività legate all'Alleanza nella provincia di Pesaro.

Parma: In occasione di questo importante evento, domenica 11 novembre, alcune decine di credenti di diverse nazionalità e provenienti dalle provincie di Parma, Reggio Emilia e Modena si sono riuniti in preghiera, nei locali della chiesa evangelica "Pace per tutti" di Parma, per sostenere la chiesa perseguitata di tutto il mondo.  Ospite della serata è stato il pastore iraniano Arash, collaboratore di ACP, che attraverso la sua testimonianza e il suo lavoro si preoccupa di dare voce alle migliaia di cristiani anonimi che ogni giorno pagano a caro prezzo la loro fede in Gesù Cristo. La Scrittura dice che "se un membro soffre, tutte le membra soffrono insieme" (1 Corinzi 12,26)  ed è compito necessario e imprescindibile della chiesa quello di intercedere per loro.

Abruzzo: In Abruzzo sono stati due gli appuntamenti IDOP che hanno visto coinvolte circa una sessantina di persone rappresentanti 6 diverse chiese locali: il 24 novembre presso la chiesa Apostolica di Pescara e il 25 presso la chiesa Gesù Salva di Chieti. I due incontri hanno visto la presenza del direttore della missione ACP Italia, Cristoforo Gautschi, che con alcuni video ci ha permesso di vedere da vicino le realtà dei nostri fratelli in Korea del Nord, Pakistan, Iran, Cuba, Siria e il popolo Kurdo, e la situazione in Nepal. Giacomo Ciccone ha portato l'attenzione sulla Cina e le nuove minacce alla libertà religiosa, mentre due sorelle della chiesa locale di Chieti hanno condiviso storie di persecuzione di due loro amiche: una che vive in Turkmenistan e l'altra in Gambia. Una partecipazione attiva alla preghiera che ci ha avvicinati ai nostri fratelli lontani e sofferenti,  e durante gli incontri è emerso anche che la persecuzione non è troppo distante da noi, che dobbiamo vigilare e intercedere affinché regni la pace nel nostro paese, ma che comunque il Signore è Sovrano, regna e non abbandona coloro che si affidano a Lui.