A novant’anni dai Patti Lateranensi valutazioni sempre immature

Soddisfacente composizione o indecente compromesso?

Roma (AEI), 12 febbraio 2019 – In occasione della ricorrenza dei 90 anni dai Patti Lateranensi il presidente dell’Alleanza Evangelica Italiana, Giacomo Ciccone ha rilasciato la seguente dichiarazione:

“Soddisfacente composizione”: questa l’espressione scelta dal direttore del Dicastero della Comunicazione del Vaticano, Andrea Tornielli, per descrivere [1] il significato dei Patti Lateranensi siglati 90 anni alla presenza del cardinale Pietro Gasparri e del dittatore Benito Mussolini.

Il compiacimento del giornalista rievoca la valutazione del cardinale Montini (futuro Paolo VI) che, alla vigilia del Concilio Vaticano II riferendosi agli accordi del 1929, si spingeva fino a sostenere  che prima di allora  “qualche cosa mancò alla vita italiana nella sua prima formazione, […] la sua interiore unità, la sua consistenza spirituale, la sua umanità patriottica, e di conseguenza la sua piena capacità a risolvere i problemi della sua società disuguale, tanto bisognosa di nuovi ordinamenti, e già fin d’allora attraversata da fiere correnti agitatrici e sovversive” e che, al contrario, dopo “per nostra fortuna abbiamo raggiunto una soddisfacente composizione con la famosa conciliazione del 1929 e con l’affermazione della libertà e della democrazia nel nostro Paese”. Tornielli chiosa concludendo che “quello che non avevano fatto i governi liberali succedutisi lungo quasi sessant’anni di Stato unitario, lo faceva il governo fascista presieduto dall’ex socialista Mussolini”.

Una narrazione surreale che va constatata poiché si ripresenta ancora oggi, quasi a voler echeggiare la nota descrizione che in quegli anni lo stesso papa Pio XI fece di Mussolini: “l’uomo che la Provvidenza ci ha fatto incontrare”! È evidente che Ratti, Montini e Tornielli non riescono a guardare quei fatti in una prospettiva storica e si rivolgono all’episodio quasi evocando -  come fanno alcuni nostalgici di oggi - una sorta di “grande frutto positivo” del fascismo.

Come non ricordare che Benedetto Croce espresse la sua profonda avversione ai Patti sia nella discussione parlamentare del 1929 sia in quella Costituente del 1947? Il filosofo liberale ricorda: “la mia ripugnanza ed opposizione si riferiva a quel caso particolare di conciliazione effettuato non con una Italia libera, ma con una Italia serva e per mezzo dell’uomo che l’aveva asservita, e che, fuori di ogni spirito di religione come di pace, compiva quell’atto per trarne nuovo prestigio e rafforzare la sua tirannia” [2].

Come non ricordare che i Patti Lateranensi, con la loro affermazione della religione di stato, aprirono la porta alle susseguenti legislazioni repressive in tema religioso (Legge 1159 sui “Culti Ammessi” del 24 giugno 1929, il Regio Decreto N. 289 del 28 febbraio 1930, le disposizioni penali in materia religiosa del Codice Rocco con il suo Testo Unico sulla Pubblica Sicurezza) da parte del regime fascista?

Come non ricordare che Il solo incontro tra Pio XI e Mussolini fu quello tenuto in occasione del terzo anniversario dei patti Lateranensi dove il papa riservò tutta la solerzia per affrontare anche la questione protestante? Mussolini rendiconta del compiacimento (anche qui …) per la condanna inflitta ad un protestante, della preoccupazione del papa per la crescente propaganda protestante e la sua espressa richiesta di vigilare. Alla domanda del duce su quali fossero i punti più dolenti della situazione papa Ratti citò Firenze, La Spezia, Piazza Armerina, e consegnò un apposito memoriale dettagliato.

Come non ricordare che il mutato clima condusse alla sconsiderata richiesta (“Il proselitismo dei protestanti in Italia”, 1934) da parte del vertice del Vaticano stesso di perseguitare i Pentecostali allegandovi dovizie di particolari e indirizzi? Tra i pericoli che il Vaticano annoverava c’era che “il loro principio è che ogni individuo è interprete della rivelazione divina e quindi è libero di formarsi un suo credo con la sola lettura della Bibbia. Questo principio è la base di ogni errore democratico”. Poi il rapporto della “Santa Sede” si concentrava proprio sui pentecostali: “Particolare segnalazione meritano i pentecostali o tremolanti […] Per accertarsi basterà inviare un medico psichiatra a fare, senza preavviso e cautamente, un sopralluogo nella loro sede di Via Adige 20 in Roma” e si concludeva affermando in modo lapidario che “non si comprende come il culto pentecostale continui ad essere ammesso in Italia”.

Come non ricordare che quell’ardente richiesta fu presa in considerazione pochi mesi dopo dal regime con la promulgazione della Circolare Buffarini Guidi del 1935 e che i pentecostali furono massicciamente perseguitati con arresti, percosse, chiusura di chiese, confino e uccisioni e che, in qualche modo la Circolare rimase vigente fino al 1955?

Come non ricordare che il clima che dal 1929 in poi si realizzò in Italia aprì le porte alle Leggi Razziali del 1938rivolte in particolare contro le persone di religione ebraica e con effetti nefasti sulla intera Europa?

Come non ricordare che i Patti Lateranensi significarono quella scellerata richiesta di cancellazione della maggiore festa civile italiana, il ricordo di quel XX Settembre del 1870 che costituì il momento più alto della libera unificazione italiana?

Come non ricordare che quel chilometro quadrato di territorio, che nelle parole di Tornielli rappresentano“un fazzoletto di terra […]per la piena indipendenza e autonomia da ogni altra autorità” hanno offerto protezione a faccendieri quali il vescovo Marcinkus, e hanno osteggiato il regolare accertamento della verità come nel recente caso del cardinal Ladaria di cui di recente si chiedeva testimonianza in Francia?

Come non ricordare che l’extra territorialità ha offerto in questi decenni un alibi efficace al gigantesco scandalo sugli abusi sessuali compiuti in tutto il mondo, per il semplice fatto che l’indicazione espressa dalla gerarchia cattolica nei casi di notizia di abuso è stata quella di una mera comunicazione a Roma nella più ferrea riservatezza? [3]

Che dire poi di tutte le altre questioni che rimangono ancora sul tavolo in quanto non risolte dal nuovo Concordato del 1984, quali l’insegnamento della religione cattolica nella scuola pubblica a totale carico dello Stato, gli ambigui meccanismi di finanziamento peraltro evidenziati in almeno tre pronunciamenti della Corte dei Conti [4], l’assenza di una Legge italiana sulla Libertà Religiosa e i numerosi privilegi riservati ad una sola confessione? Nel corso degli ultimi decenni l’Alleanza Evangelica Italiana ha voluto offrire un presidio di vigilanza [5] su tutta questa materia al riparo da letture acritiche, populiste e antistoriche che purtroppo ancora imperversano nel XXI secolo.

In definitiva possiamo concludere che i Patti Lateranensi, nella loro stesura iniziale ed anche nella rivisitazione concordataria del 1984, lungi dal costituire una soddisfacente composizione, hanno rappresentato e rappresentano solo un indecente compromesso, un vero e proprio nodo gordiano che dovrà essere irrimediabilmente reciso.

NOTE 

 1 https://www.vaticannews.va/it/vaticano/news/2019-02/patti-lateranensi-editoriale-andrea-tornielli.html 

 2 Discorsi parlamentari, con un saggio di M. Maggi, 2002, p. 185.

 3 http://www.vatican.va/roman_curia/congregations/cfaith/documents/rc_con_cfaith_doc_20010518_epistula_graviora%20delicta_lt.html

 4 https://servizi.corteconti.it/banchedati/controllo/#!/dettaglio/delibera/Mjc4MS0yMS8xMS8yMDE4LVNDQ0dBUw (La scelta dell’8 per mille dell’Irpef da parte dei contribuenti e l’audit dell’Agenzia delle entrate sui comportamenti degli intermediari, 29/10/2018);
https://servizi.corteconti.it/banchedati/controllo/#!/dettaglio/delibera/NTktMDUvMDEvMjAxNy1TQ0NHQVM (destinazione e gestione '8Xmille dell'irpef: azioni intraprese a seguito delle deliberazioni della corte conti, 23/12/2016)
https://servizi.corteconti.it/banchedati/controllo/#!/dettaglio/delibera/NTAxMi0zMS8xMi8yMDE1LVNDQ0dBUw (destinazione e gestione '8Xmille: misure consequenziali finalizzate alla rimozione delle disfunzioni rilevate, 26/10/2015);
https://servizi.corteconti.it/banchedati/controllo/#!/dettaglio/delibera/NTE4Mi0xOS8xMi8yMDE0LVNDQ0dBUw (Destinazione e gestione dell'8 per mille dell'IRPEF, 19/11/2014)

 5 E le Intese? E la Legge sulla libertà religiosa? 1994 http://www.alleanzaevangelica.org/index.php/17-liberta-religiosa/175-e-le-intese-e-la-legge-sulla-liberta-religiosa
La pesante eredità del concordato, 11 Febbraio 2009, http://www.alleanzaevangelica.org/index.php/17-liberta-religiosa/241-la-pesante-eredita-del-concordato
La libertà religiosa di chi è minacciata? 17 dicembre 2010, http://www.alleanzaevangelica.org/index.php/17-liberta-religiosa/299-la-liberta-religiosa-di-chi-e-minacciata-2
A trent’anni dal nuovo concordato, tutto è fermo per la libertà religiosa, 18 Febbraio 2014, http://www.alleanzaevangelica.org/index.php/22-liberta-religiosa/legge-sulla-liberta-religiosa/376-a-trent-anni-dal-nuovo-concordato-tutto-e-fermo-per-la-liberta-religiosa
Ministri di culto, timido segnale positivo in un quadro da riformare, 1 Marzo 2018, http://www.alleanzaevangelica.org/index.php/news/9-attualita-italia/567-ministri-di-culto-timido-segnale-positivo-in-un-quadro-da-riformare
A 90 anni dal Concordato: un appello per tagliare i privilegi, 16 Gennaio 2019, http://www.alleanzaevangelica.org/index.php/news/9-attualita-italia/703-a-90-anni-dal-concordato-un-appello-per-tagliare-i-privilegi