Dal 28/4 all’1/5 si è tenuto a Budapest il congresso Hope 21, co-sponsorizzato dall’EEA e dal Comitato di Losanna per l’evangelizzazione del mondo.
Quasi duemila delegati, provenienti da 38 nazioni europee, si sono interrogati sul senso della testimonianza evangelica nel continente europeo.
Il momento storico si presta a una simile riflessione. La recente introduzione della moneta unica e il prossimo allargamento dei confini dell’Unione, i lavori della Convenzione e le trasformazioni sociali in atto, sono solo alcuni fattori che non possono essere trascurati nella riflessione missionaria ed ecclesiale.
L’Alleanza Evangelica, insieme ad altre agenzie, ha voluto testimoniare come gli evangelici europei non vogliano rimanere spettatori dei processi in atto, ma desiderino essere coinvolti in un progetto di testimonianza ad ampio spettro. È l’Evangelo stesso che lo impone.
Al termine del Congresso è stato distribuito il “manifesto” Speranza per l’Europa (disponibile anche in italiano, c/o VTR, Gogolstr. 33, 90475 Nürnberg, Germania – www.vtr-online.de), ed è stato reso noto il seguente documento, che riassume le principali questioni che sono state oggetto di approfondimento e che è intitolato: “Le prospettive di Budapest”.
“Una nuova alba attende i popoli europei nel messaggio eterno di Gesù Cristo. Le speranze del passato sono svanite, ma noi credenti evangelici, da 38 nazioni europee, sosteniamo che c’è un’autentica speranza per il futuro dell’Europa nella storia di Gesù Cristo. Questa storia ha dato speranza all’Europa per due millenni e continua a indicare la strada per le nostre società multiculturali e post-moderne.
Come seguaci di Gesù Cristo, dobbiamo influenzare le nostre società in quanto sale e luce, contribuendo alla trasformazione delle nostre comunità.
Quanto segue sottolinea le nostre convinzioni e gli impegni che ci assumiamo.
Le ragioni della speranza
Gli strumenti della speranza
I risultati della speranza
Non sogniamo un’utopia europea, in quanto riconosciamo la realtà della caduta e del peccato dell’uomo.
Piuttosto, la nostra visione consiste in un continente rinnovato, in cui un numero crescente di persone ripone una fede vivente in Dio, ogni comunità ha al proprio interno una chiesa locale vibrante, la pace e la giustizia si consolidano, i crimini e le disuguaglianze diminuiscono, l’oppressione è eliminata, la ricerca scientifica, medica e biologica è soggetta all’etica biblica e sviluppata per l’utile comune.
Desideriamo che il nostro continente viva il livello più alto di libertà, generosità, uguaglianza, educazione e rispetto della vita, in ubbidienza alla Parola di Dio.
Voglia Dio fare accadere tutto ciò e usarci in vista del suo raggiungimento!
Hope 21
Budapest, 1 maggio 2002