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Ideaitalia - Nuova serie, Anno IV · n. 43 · 2 novembre 2020

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    Ideaitalia

Speciale
GIORNATA INTERNAZIONALE DI PREGHIERA PER LA CHIESA PERSEGUITATA
(IDOP)

UNITI CON LORO

In tutto il mondo, almeno 260 milioni di cristiani affrontano la persecuzione per la loro fede. Si calcola che nel mondo otto cristiani al giorno vengano uccisi a causa della loro fede. La sofferenza dei cristiani perseguitati è qualcosa di molto reale e, in luoghi come la Corea del Nord, l'India, il Pakistan e la Nigeria, si intensifica di giorno in giorno. Condividono la stessa fede di milioni di cristiani in tutto il mondo, ma non la stessa libertà.

La Bibbia, in Ebrei 13:3, incita a pregare per coloro che sono maltrattati come se fossimo noi stessi a soffrire con loro. Non si tratta solo di ricordare, ma di vivere l’unità cristiana nella sofferenza. Le Giornate internazionali di preghiera per la chiesa perseguitata (IDOP), rispondono all’esortazione biblica unendo milioni di cristiani in preghiera per il corpo sofferente di Cristo in tutto il mondo. D’altra parte, come afferma la Bibbia, “se uno soffre, soffriamo tutti” (1 Cor 12:26)

Nel corso degli anni, l'IDOP è servito da piattaforma per far conoscere le storie dei cristiani perseguitati e mobilitare la risposta della chiesa universale. In questo modo, inoltre, l'IDOP ha rappresentato anche una fonte di solidarietà e incoraggiamento per i cristiani perseguitati, ricordando loro che fanno parte di una famiglia di credenti più ampia e globale.

Crediamo che Dio utilizzi le preghiere del suo popolo per rafforzare e liberare i santi sofferenti. Per poter pregare è necessario prima ascoltare le loro storie. Solo conoscendo la loro situazione possiamo realmente identificarci con loro nella loro sofferenza.

Vi invitiamo, quindi, a unirvi a noi quest'anno, mentre ci uniamo a livello globale per pregare per i perseguitati. Preghiamo che, nonostante le pressioni e la persecuzione, i nostri fratelli e sorelle sofferenti, ovunque si trovino nel mondo, restino saldi nella loro fede, si attengano alle promesse di Dio e vivano vittoriosamente in Cristo.

Benedizioni da Godfrey Yogarajah, Direttore esecutivo

Commissione per la libertà religiosa della WEA


Informazioni e suggerimenti per la preghiera

Focus Corea del Nord

La Corea del Nord continua ad essere al primo posto della World Watch List (WWL: è un rapporto annuale sulla persecuzione contro i cristiani nel mondo, pubblicato dall’agenzia Porte Aperte. In essa sono riportati i dati dei 50 paesi in cui è più difficile e pericoloso essere cristiani).

La persecuzione dei cristiani continua ad avere un carattere violento ed estremo. Gli incontri delle chiese devono svolgersi in completa segretezza ed il semplice possesso di una Bibbia da parte di un membro può provocare l’uccisione tutta la sua famiglia. Nei campi di lavoro sono rinchiusi tra 50.000 e 70.000 cristiani, su un totale stimato di circa 400.000 in tutta la nazione. I detenuti vengono torturati, ridotti alla fame e lavorano per lunghe ore in condizioni pericolose. A volte vengono utilizzati come cavie per test di laboratorio.

La pandemia dovuta al Coronavirus ed il conseguente blocco, hanno provocato la mancanza di approvvigionamento dei beni di prima necessità, aumentando le difficoltà affrontate da molti cristiani nordcoreani.

Preghiamo per ogni singolo cristiano in Corea del Nord:

  • che la loro fede persista e prevalga;

  • per il coraggio di affrontare sofferenze inimmaginabili;

  • per la loro protezione fisica dai persecutori;

  • per le famiglie che hanno perso i propri cari a causa della persecuzione. Che Dio li confort e che la loro fede in Lui sia custodita;

  • per i cristiani detenuti nei campi di lavoro, utilizzati per esperimenti e condannati a morte. Pregate sinceramente che Dio nella Sua misericordia intervenga nella loro situazione e allevi la loro sofferenza. Pregate affinché sperimentino la pace e il provvedimento di Dio anche nelle circostanze disastrose in cui si trovano;

  • per i cristiani che non hanno accesso al cibo e alle provviste di base a causa della pandemia;

  • per le pressioni dalle altre nazioni, attraverso sforzi diplomatici che garantiscano la libertà religiosa nella Corea del Nord.

(fonte: WEA – Commissione per la libertà religiosa)

Focus Afghanistan

L'Afghanistan è al secondo posto della WWL. La società afgana è quasi esclusivamente islamica ed è illegale lasciare l'Islam. Diventare cristiani è pericoloso perché le misure adottate contro di lui dalle proprie famiglie possono variare dall’internamento come paziente psichiatrico, a violenze personali o addirittura all’uccisione. Le istituzioni governative locali e nazionali sono fortemente ostili nei confronti dei cristiani. Oltre a ciò, molti gruppi estremisti, tra cui i famosi talebani ed i sostenitori dello Stato islamico (ISIS), sono attivi nell’ostacolare qualsiasi tipo di allontanamento dalla fede islamica. Chiunque dimostri semplicemente curiosità nei confronti del cristianesimo, viene immediatamente sottoposto ad azioni di violenza psicologica, morale e fisica da parte delle stesse famiglie di appartenenza

Preghiamo peri cristiani in Afghanistan

  • Per una società più tollerante e pluralista;

  • Per il rafforzamento della fede dei cristiani afgani;

  • per la libertà degli afghani di professare la propria fede;

  • per la franchezza nell’affrontare le minacce e le violenze;

  • che l’azione propagandistica dei talebani e dell’ISIS venga impedita dalla potenza dello Spirito Santo;

  • per il discernimento degli educatori nel proteggere i giovani dall’influenza delle frange estremiste.

(fonte: WEA – Commissione per la libertà religiosa)

Focus Burkina Faso

Nel gennaio 2020 il Burkina Faso era al 28esimo posto nella WWL. Si teme però che durante questi ultimi mesi, sia tragicamente avanzato nei primi posti.

Un afflusso di violenti gruppi estremisti islamici nella regione del Sahel, ha portato ad un aumento della violenza. Nel 2019 sono stati uccisi almeno 40 cristiani e non ci sono informazioni precise riguardanti quest’ultimo tragico anno. Molte chiese sono state rase al suolo, anche durante gli incontri. I cristiani di provenienza musulmana sono il gruppo più perseguitato in tutta la nazione. Spesso, vengono costretti, anche sotto tortura e minacce di morte, a confessare l’appartenenza all’islam. Le stesse famiglie di appartenenza sono complici nel denunciare le conversioni al Signore Gesù dei loro membri. Tutto ciò induce una grande paura nei credenti, che rischiano di perdere il coraggio di esprimere la loro fede in pubblico. Oltre 3300 scuole pubbliche sono state chiuse con la violenza dai sostenitori dello stato islamico, allo scopo di imporre un’istruzione alternativa di carattere estremista alle giovani generazioni.

Preghiamo

  • per la protezione di Dio su tutti gli abitanti del Burkina Faso da violenti attacchi estremisti islamici;

  • che Dio rafforzi la fede dei cristiani, dando loro la grazia di sopportare e vincere la persecuzione;

  • per il conforto di Dio sulle famiglie che hanno perso i propri cari a causa di questi attacchi;

  • che il governo del Burkina Faso si assuma la responsabilità di combattere rapidamente e con successo l'estremismo violento che sta causando migliaia di morti e di profughi;

  • per la protezione di tutte le scuole e dei bambini in età scolare in Burkina Faso.

(fonte: WEA – Commissione per la libertà religiosa)

Focus Nepal

Il Nepal si trova al posto 32 della WWL. Ha una popolazione prevalentemente indù. La persecuzione contro i cristiani è causata prevalentemente dal nazionalismo religioso. Sii tratta di gruppi radicali che sperano di vedere il Nepal diventare uno stato esclusivamente indù. L’emarginazione e la discriminazione dei cristiani è causata inoltre dal fatto che oltre la metà di loro proviene dalle comunità di bassa casta. Nel 2015, la nuova costituzione nepalese ha inserito limitazioni alla libertà religiosa, mentre nel 2017 il governo del Nepal ha approvato una legge anti-conversione che ha ulteriormente facilitato la persecuzione dei cristiani da parte degli estremisti.

La situazione per i cristiani nepalesi peggiora mentre gli estremisti indù attacca impunemente i cristiani, approfittando anche dell'instabilità politica.

Preghiamo

  • per la protezione di Dio su tutti i cristiani nepalesi;

  • che, pur dovendo affrontare la minaccia della persecuzione, rimangano umili, saggi e coraggiosi nel vivere la loro fede;

  • che ai cristiani nepalesi perseguitati sia data la grazia di confidare nelle garanzie provenienti dalla giustizia di Dio;

  • che i cristiani nepalesi possano testimoniare di Cristo attraverso la loro vita;

  • per i cristiani arrestati e puniti a causa della loro fede;

  • che la grazia di Dio raggiunga anche i familiari dei nuovi convertiti;

  • che le autorità preposte all'applicazione della legge si allontanino dalla corruzione e prendano decisioni con giustizia;

  • che l’amore del Signore Gesù raggiunga i gruppi indù estremisti.

(fonte: WEA – Commissione per la libertà religiosa)

Focus Colombia

La Colombia è al 41esimo posto della WWL. Pur essendo il cristianesimo la religione principale della nazione, i leader delle chiese ed i missionari sono sempre più minacciati dall’imperversante criminalità colombiana. L’intolleranza è causata dall’impegno di molti cristiani in favore della legalità nel paese che di fatto limita le attività di gruppi militari clandestini e criminali. Le stesse autorità, succubi dei poteri mafiosi, sono in prima linea nell’opporsi alle attività dei cristiani. Anche le comunità indigene sono ostili al cristianesimo. Convertiti e missionari che lavorano con le comunità indigene affrontano la prigionia, gli abusi fisici e la confisca dei beni. A parte il crescente secolarismo e il rifiuto del cristianesimo in Colombia, la violenza mirata è diretta verso le famiglie dei leader della chiesa e intere comunità per scoraggiare chiunque voglia convertirsi al cristianesimo

Preghiamo

  • per la protezione dei conduttori delle chiese, dei missionari e di tutti gli operatori esposti alla persecuzione;

  • che il Signore dia loro saggezza e discernimento nel confronto con le autorità;

  • che la chiesa in Colombia viva il senso della vittoria di Cristo;

  • per le comunità cristiane nelle zone ad alta presenza di guerriglia;

  • che il Signore dia coraggio e franchezza nel predicare la Sua parola;

  • che la società colombiana si penta e si rivolga a Gesù, per opporsi con convinzione all’illegalità, diventata ormai la normalità in tutto il paese.

(fonte: WEA – Commissione per la libertà religiosa)

Focus Sud-est asiatico

In diversi Paesi del Sud-est asiatico la persecuzione contro i cristiani provenienti dal buddismo sta crescendo esponenzialmente.Camminando per le strade delle città di Vientiane, Mandalay e Thimphu si possono ascoltare litanie, gong e invocazioni agli spiriti degli antenati. I monaci passeggiano sotto le prime luci dell’alba mentre i fedeli offrono loro del riso, i templi brillano di un bagliore dorato e il profumo dell’incenso aleggia nell’aria. Un mondo di pace? Un pastore del Bhutan, Paese a maggioranza buddista, ha affermato:“Si dice che il Buddismo sia pacifico… e in una certa misura è vero, ma siamo perseguitati anche se “pacificamente”. I cristiani, infatti, sono visti come una maledizione”.

Agli occhi dei buddisti la presenza cristiana o di altre minoranze religiose distrugge l’armonia sociale. Nel nord del Laos tre famiglie cristiane sono state cacciate dal loro villaggio per il timore che la loro presenza irritasse le divinità. Una testimone diretto ha raccontato che “In alcune società buddiste, i cristiani sono visti come una maledizione. Da un punto di vista politico, invece, i cristiani sono accusati di distruggere la cultura del Paese”.

L’avvento del nazionalismo religioso è visto come una minaccia dal buddismo, che reagisce rivolgendosi principalmente alle fasce di età più giovani nel tentativo di custodire i suoi seguaci. “I monaci buddisti incitano la popolazione a opporsi ai cristiani che vivono la loro fede apertamente e testimoniano di Gesù”, ha affermato un cristiano locale. I cristiani ex-buddisti vengono regolarmente arrestati dalle autorità e sempre più spesso respinti dalle loro comunità. Le famiglie li escludono privandoli dei loro beni, arrivando fino a picchiarli a motivo della fede. È comunque incoraggiante notare che, nonostante la difficile situazione descritta, in alcune nazioni (Laos, Myanmar, Bhutan e Sri Lanka), la chiesa cristiana è sempre più viva ed in crescita.

Preghiamo

  • per una reale libertà religiosa nei paesi a maggioranza buddista;

  • per la capacità dei cristiani di conservare una fede integra in un mondo che richiede subdoli compromessi;

  • che i cristiani abbandonati dalle proprie famiglie riescano a proseguire nel loro percorso dentro a vere comunità cristiane

(fonte: Porte Aperte)

L'Alleanza evangelica mondiale (WEA) grazie ad un particolare status consultivo, è presente nel Consiglio economico e sociale delle Nazioni Unite (ECOSOC) partecipa attivamente a tutte le sessioni del Consiglio dei diritti umani (HRC). Durante una sessione dell’HRC, svoltasi a Ginevra nel settembre scorso, la WEA ha denunciato i rapimenti di minori ed i matrimoni forzati in Pakistan(quinto posto nella WWL). Attraverso una chiara denuncia, il rappresentante della WEA, ha accusato pubblicamente le autorità pakistane per non essere “riuscite a portare giustizia nei casi di rapimenti e di matrimoni forzati di ragazze minorenni appartenenti a minoranze religiose". Egli ha ricordato la recente storia di Faiza Mukhtar, Aneeta Masih e Maira Shahbaz, ragazze sotto i 18 anni, appartenenti a famiglie cristiane, rapite, costrette con la forza a professare la fede islamica e unite d’ufficio in matrimonio con uomini sconosciuti. È stato dimostrato che, nonostante le leggi locali proibiscano sia i matrimoni sotto i diciotto anni, sia la conversione religiosa forzata i tribunali pakistani si sono pronunciati a favore dei rapitori, ignorando anche gli appelli dei genitori per la liberazione delle proprie figlie. Per questo motivo è stato chiesto al governo pakistano di pronunciarsi con giustizia a favore di queste famiglie e di far rispettare la legge.

Preghiamo

  • per la libertà religiosa in Pakistan;

  • per l’annullamento delle sentenze che continuano a privare giovani adolescenti della propria libertà;

  • che nei tribunali venga applicata la giustizia riguardo a questioni religiose

  • per i pakistani esiliati e nascosti in varie città europee

(fonte: Evangelical Focus)

Per ulteriori informazioni e argomenti di preghiera invitiamo a consultare il sito di Porte Aperte https://www.porteaperteitalia.org/ e di ACP Italia https://www.acp-it.org/


Suggerimenti per lo svolgimento dell’incontro:

Introduzione (con proiezione di un filmato)

Canto comunitario

Meditazione biblica

Canto comunitario

Focus per la preghiera 1: informazioni sulla Corea del Nord e l’Afghanistan

Preghiera in piccoli gruppi (4-5 persone)

Focus per la preghiera 2: Burkina Faso, Nepal e Colombia

Preghiera in piccoli gruppi (4-5 persone)

Canto comunitario

Focus per la preghiera 3: Sud-est asiatico, Pakistan e stato della libertà religiosa in Italia

Canto comunitario con raccolta dell’offerta

Conclusione e saluto finale da parte del coordinatore distrettuale

(lo speciale IDOP è a cura di Sergio De Blasi)

Non dimenticare di ascoltare e diffondere il podcast di Ideaitalia
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A cura dell’Ufficio stampa dell’Alleanza Evangelica Italiana
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