Patto Educativo Globale (I): cosa bolle in pentola

Un’iniziativa del cattolicesimo con un’ambizione globale

Roma (AEI), 19 ottobre 2021 – Il 12 settembre 2019 Papa Francesco ha lanciato l’iniziativa dal nome Education Global Compact, in italiano Patto Educativo Globale, il quale, secondo le sue parole ha lo scopo di “generare un cambiamento su scala planetaria, affinché l’educazione sia creatrice di fraternità, pace e giustizia”. Si tratta di un invito a “unire gli sforzi in un’ampia alleanza educativa per formare persone mature, capaci di superare frammentazioni e contrapposizioni e ricostruire il tessuto di relazioni per un’umanità più fraterna” e per “custodire la nostra casa comune”1. L’invito è stato rivolto a tutti i soggetti coinvolti nell’educazione: genitori, educatori, insegnanti, leader religiosi mondiali e a tutti i livelli, famiglia, scuola, università, confessioni religiose, organizzazioni, istituzioni e governi.

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“Preghiamo per l’Afghanistan in questo tempo buio”

L’appello alla preghiera dell’Alleanza Evangelica Mondiale

Roma (AEI), 18 agosto 2021 – L'Alleanza Evangelica Mondiale (WEA) esprime la sua profonda preoccupazione per la conquista dell'Afghanistan da parte dei talebani, noti in passato per la persecuzione delle minoranze religiose, la repressione delle donne, il traffico di droga e il traffico di esseri umani. La WEA invita le chiese e i credenti a pregare per il Paese, in particolare per i cristiani afghani e gli altri che sono vulnerabili, e coloro che sono già fuggiti o stanno cercando di fuggire all'estero.

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Altri spunti di preghiera per l’Afghanistan

Una risorse di Porte Aperte

Roma (AEI), 18 agosto 2021 – L’Afghanistan è uno dei paesi più chiusi al Vangelo al mondo. Non a caso è alla seconda posizione della World Watch List di Porte Aperte (preceduto solo dalla Corea del Nord) e proprio la sua estrema chiusura rende difficile un conteggio accurato dei credenti presenti nel paese. Nei vari report internazionali si parla di un minimo di qualche centinaio ad un massimo di circa 8000 cristiani, a fronte di una popolazione totale di 38 milioni. I cristiani si radunano segretamente nelle case. Negli ultimi giorni, dalle poche testimonianze a disposizione, si registrano già minacce verso chi è sospettato di essere cristiano. Negli ultimi anni il lavoro missionario nel paese è stato svolto soprattutto tramite canali satellitari, radio, internet e persino telefonici e affidandosi ai neo-convertiti venuti a contatto con il Vangelo mentre si trovavano all’estero.

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