Anno della Bibbia - La Diodati

Il 2003 è l’Anno della Bibbia in molti Paesi europei. Per il mondo evangelico italiano è anche l’anno della Bibbia Diodati.

Nel 1603, esattamente quattrocento anni fa, ebbe infatti inizio la traduzione in italiano della Bibbia a opera di Giovanni Diodati. Il lavoro fu stampato nel 1607 e ben presto giudicato “un’opera pregevole” per la fedeltà ai manoscritti originali, per la chiarezza del linguaggio, e per il valore teologico delle note e dei commenti.

Fino ad allora, gli emigrati italiani che avevano aderito alla Riforma e che si erano rifugiati a Ginevra, avevano a disposizione un Nuovo Testamento tradotto dal testo greco nel 1551, oltre a una versione di tutta la Bibbia, tradotta nel 1552 da alcuni esuli.

L’opera di Giovanni Diodati ebbe il pregio di rappresentare una delle maggiori Bibbie del Protestantesimo europeo, da mettersi sul livello della Bibbia tedesca di Lutero e di quella inglese autorizzata dal re Giacomo.

Ancor oggi i traduttori delle versioni più moderne pubblicate nel mondo protestante non possono fare a meno di riferirsi al metodo e al rigore di quest’opera, caratterizzata dalla chiarezza e dalla fedeltà al testo originale.