Scuola e laicità, binomio incompiuto

Dibattito a Caltanissetta sul caso della scuola di Palermo

Roma (AEI), 18 dicembre 2017 – Senza una grammatica minima della laicità, episodi come quelli recenti della scuola di Palermo (in cui un preside ha preteso il rispetto della legge che non consente attività di culto, come la preghiera a Maria, in orario scolastico) saranno destinati a ripetersi. L’AEI ha espresso solidarietà al preside della Scuola Muleti di Palermo ricordando che “la scuola pubblica non può e non deve essere un luogo confessionale, dove sono praticati atti di culto in orario scolastico, ostaggio di qualche forma di religiosità (anche se nominalmente maggioritaria)”.

Cogliendo la palla al balzo del caso palermitano, la chiesa evangelica Sola Grazia di Caltanissetta, col patrocinio del Distretto Sicilia dell’AEI, ha organizzato un dibattito pubblico con la partecipazione dell’on. Alessandro Pagano (Noi con Salvini) e del prof. Giuseppe Rizza, dirigente scolastico, nonché coordinatore del Distretto Nord-Est dell’AEI. Alla presenza di un folto pubblico, Rizza ha ricordato come il fenomeno religioso sia spesso trattato con isterie varie, sia dai difensori della religione della maggioranza contro le minoranze sia da quelli che vorrebbero togliere ogni riferimento religioso dalla vita pubblica. Invece, esso dovrebbe essere approcciato secondo il principio costituzionale della laicità, che prevede la libera espressione delle credenze religiose nel rispetto della terzietà della stato in materia di religione. Si tratta, allora, di rispettare il fatto che la scuola statale non è un luogo ove tenere atti di culto durante l’orario scolastico. Senza questa grammatica minima della laicità non si favorisce l’avanzamento dell’assetto della libertà religiosa, da mera tolleranza che “ammette” l’esistenza di culti diversi a vera e propria “madre” di tutte le libertà.

Prima del dibattito sulle ricadute pubbliche, si è tenuta un’altra tavola rotonda sul libro Maria. Una guida evangelica, Caltanissetta, Alfa & Omega 2017, alla presenza dell’autore, Leonardo De Chirico e di Rosa Calì, docente di Mariologia all’Istituto Guttadauro di Caltanissetta. La conversazione ha messo in evidenza come la mariologia, se non si incardina sulla Bibbia soltanto, abbia la tendenza a diventare un discorso onnicomprensivo e sempre in crescita: motivo per cui il richiamo della Riforma al “sola Scrittura” mantiene la sua stringente attualità. Il video delle due tavole rotonde è disponibile presso il canale della Chiesa Sola Grazia.