Scuola e laicità: annullata visita del vescovo cattolico di Caltanissetta

A seguito di un esposto di famiglie evangeliche

Roma (AEI), 22 ottobre 2018 – Una storia di ordinaria violazione della laicità della scuola statale cambiata da una iniziativa di alcune famiglie evangeliche che hanno presentato un esposto al provveditorato della loro città, determinando uno stop dell’attività prevista.

Accade a Caltanissetta dove la locale diocesi cattolica annuncia che il vescovo della città, in occasione del sinodo dei vescovi sui giovani che si sta tenendo in Vaticano, incontrerà i giovani studenti di un istituto superiore della città, in orario scolastico, suddivisi per gruppi, per parlare con loro del “senso della vita”. Una visita del vescovo viene imposta in orario scolastico dentro la scuola.

Nessuno vieta al vescovo di incontrare chi vuole, ma la laicità della scuola statale significa che in orario scolastico non si devono tenere attività confessionali che, per quanto presentate come approfondimenti di tematiche esistenziali, sono tenute da ecclesiastici in regime di monopolio. La notizia giunge all’attenzione di alcune famiglie evangeliche della città che scrivono un esposto al provveditore lamentando la violazione della laicità della scuola: non si tratta di impedire al vescovo di incontrare i giovani ovviamente, ma di non farlo in orario scolastico e nell’ambito delle attività scolastiche.  E’ di oggi la notizia che la visita del vescovo, nelle modalità in cui era stata annunciata, è stata annullata. Se e quando avverrà, si svolgerà in orario extra-scolastico e seguita da incontri con altri esponenti religiosi.

Tuttavia, visite di questo tipo sono state calendarizzate in tutte le altre scuole secondarie di secondo grado della diocesi e gruppi di famiglie evangeliche stanno cercando di agire affinché anche quelle vengano annullate nelle modalità previste che sono intrusive e lesive del principio della laicità.

L’Alleanza Evangelica Italiana si congratula con le famiglie evangeliche di Caltanissetta che hanno vigilato e agito con tempismo per difendere il principio della laicità della scuola statale che è spesso violata da una cultura religiosa che pensa ancora di agire in un regime di “religione di stato”. (GM)