Roma 2030, quale futuro per la Capitale?

Un dibattito a più voci, comprese quelle evangeliche

Roma (AEI), 2 marzo 2020 – Si è tenuta lo scorso 28 febbraio la presentazione del volume Roma 2030. Il destino della capitale nel prossimo futuro, Torino, Einaudi 2019, nell’ambito dell’iniziativa “Libri per Roma” dell’Istituto di Cultura Evangelica e Documentazione. Il Prof. Domenico De Masi, coordinatore della ricerca sulla città di Roma (promossa dalla Camera di Commercio nel 2017) e autore del libro che la raccoglie, ha illustrato ai presenti il senso di una tale opera. In dialogo con De Masi, sono intervenuti il pastore Renè Breuel (chiesa evangelica "Hopera") e Leonardo De Chirico (vice-presidente AEI).

Roma si trova a competere con le più grandi città del mondo per avere un ruolo di preminenza e d'influenza globale. Il quadro futuro disegnato dagli esperti non è per nulla roseo, moltissime le previsioni negative. A pesare sul suo futuro convergono diversi elementi, che De Masi ha reso vividi ed estremamente chiari nella sua presentazione: la sua storia millenaria e grandiosa (segnata fin dalle origini da una vocazione imperialistica di universalità, una storia di pace per pochi a scapito di molti, una storia di paganesimo anche nel suo periodo "cristiano", una storia in continua decadenza), la sua doppia natura, mai risolta, di città nella città, Stato nello Stato (Italiano e Pontificio), la sua identità conflittuale tra Comune e Capitale, la sua capacità di espandersi e prosperare a scapito dei suoi problemi. Roma ha bisogno di una grande idea, di innovazione, creatività e costruire un'immagine nuova di se stessa che la renda nuovamente una città cosmopolita e con un'influenza planetaria, "Roma ha bisogno di umanesimo!". Una lettura della città e dei suoi bisogni estremamente illuminista.

Breuel ha ricordato che certamente il popolo evangelico romano ha bisogno di strumenti come questo che lo aiutino a conoscere meglio la sua città, ad ascoltarne le voci, a capirne i bisogni ed essere una comunità in grado di rendere conto della speranza dell'Evangelo di Cristo. De Chirico ha evidenziato come la mancanza di una Riforma spirituale in Italia durante il XVI secolo ha contribuito in maniera significativa alla condizione attuale di Roma, assistenzialista e delegante, e che come evangelici abbiamo imparato a coltivare una lettura spirituale della realtà: il vero bisogno della città è prima di tutto spirituale.

La serata, partecipata da moltissime persone ha certamente contribuito a coltivare e condividere una cultura evangelica, che, seppure di minoranza, non teme il confronto con gli intellettuali del nostro tempo perchè crede nell'autorevolezza, nella rilevanza, nella profondità e nella vera creatività di una visione del mondo biblica.

Nonostante il destino della città non sembra essere molto roseo, come evangelici siamo chiamati da Dio a pregare per la città in cui ci ha posti e a prodigarci per essa. Siamo consapevoli che dal suo bene dipende non solo il nostro, ma quello di una nazione intera e anche oltre. Il popolo evangelico di Roma ha una grande responsabilità nel destino di Roma: il nostro stato di minoranza nella città deve essere uno stimolo maggiore a collegarsi e fare rete per raggiungerne ogni angolo con il Vangelo. Il nostro culto a Dio deve sempre sfociare in un significativo apporto culturale e dobbiamo coltivare e vivere una visione grande per la nostra città. La fede evangelica ha una visione del mondo che la contraddistingue, che si può riassumere in quattro movimenti: Dio ha creato ogni cosa buona, il peccato dell’uomo l’ha rovinata, Cristo sulla croce l’ha redenta, e alla fine sarà da Lui stesso completamente restaurata. È questa grande visione biblica, che è di Dio e non di un uomo, che vogliamo condividere con la nostra città. Roma ha bisogno di questa visione “alta”. Coltiviamo una grande speranza per la nostra città: la speranza di vera riforma, che la conduca a spogliarsi di questo peso di “gloria eterna” che le è stato assegnato e che fino ad oggi sembra averla affossata invece che sollevata. (LS)