Ancora vessazioni contro le chiese evangeliche italiane

Dopo Punto Luce, c’è il caso di Breccia di Roma

Roma (AEI), 19 agosto 2023 – Un altro caso di vessazione contro una chiesa evangelica italiana è emerso nelle ultime settimane. Ne parla in un lungo articolo di Rachel Wierenga su Evangelical Focus (12 luglio 2023), qui tradotto in italiano. Si tratta della chiesa Breccia di Roma che, dopo aver acquistato dei locali, si è vista contestare dall’Agenzia delle Entrate la riclassificazione degli stessi in locali di culto. La motivazione dell’Agenzia è stata che mancherebbero delle “caratteristiche intrinseche” dei luoghi di culto: altari, immagini, statue. E’ un argomento risibile che denuncia una crassa ignoranza sulla varietà dei culti religiosi (il protestantesimo non ha luoghi di culto con statue e immagini) e una negligenza sui principi basilari del pluralismo religioso (ogni comunità di fede ha una propria concezione degli spazi). L’Agenzia delle Entrate, dopo aver perso i primi due gradi di giudizio, ha portato il caso alla Corte di Cassazione.

Purtroppo, questo problema va ben oltre le mura di Breccia di Roma. Le chiese evangeliche in tutta Italia sono oggetto di vessazioni e di negazione della libertà religiosa promessa dalla Costituzione italiana. L'Alleanza Evangelica Mondiale e l'Alleanza Evangelica Italiana hanno collaborato per redigere un rapporto che mette in luce la discriminazione dell'Italia nei confronti delle minoranze religiose e che chiarisce diverse questioni fondamentali.

In primo luogo, la Costituzione italiana del 1948 prometteva la libertà religiosa, ma negli ultimi 75 anni l'Italia non ha ancora emanato una legge sulla libertà religiosa che ne chiarisca il significato. Il rapporto documenta come la mancanza di una legge specifica sulla libertà religiosa da parte del sistema giuridico italiano "abbia causato e stia causando discriminazioni alle minoranze religiose". Il rapporto chiarisce che questo problema è stato identificato molto tempo fa.

"Quasi 60 anni fa, lo storico e giurista protestante Giorgio Peyrot concludeva il suo rapporto sulla Libertà religiosa in Italia chiedendo una soluzione definitiva e soddisfacente dell'incombente problema dei rapporti tra lo Stato e le Chiese non cattoliche".

Settantacinque anni dopo, tutte le minoranze religiose italiane stanno ancora aspettando e sperando nella libertà di religione promessa dalla Costituzione italiana.

In secondo luogo, il rapporto condivide che una delle maggiori difficoltà per le minoranze religiose è la natura iniqua delle norme italiane sui locali di culto, come vediamo con la chiesa Breccia di Roma, che ha dovuto pagare quasi 20.000 euro per la riclassificazione e le spese legali. Questi regolamenti e le conseguenti vessazioni burocratiche hanno portato alla chiusura di decine di chiese in tutto il Paese. Il rapporto afferma che:

"Resta il fatto che sia l'apertura di nuovi luoghi di culto che il mantenimento di quelli esistenti rimane sempre più difficile a causa della natura iniqua dei regolamenti, creati dichiaratamente per ostacolare l'apertura di nuovi luoghi di culto".

In terzo luogo, il rapporto spiega le difficoltà che incontrano le piccole chiese quando lo Stato designa specificamente i leader religiosi solo se hanno almeno 500 membri nella loro chiesa. "Il processo di acquisizione del riconoscimento da parte dello Stato, come previsto dall'articolo 8 della nostra Costituzione, è stato praticamente bloccato". In base a questo requisito, Gesù e i suoi 12 discepoli non sarebbero stati qualificati come leader religiosi. Questo rapporto chiarisce che le vessazioni avvengono contro tutte le minoranze religiose italiane, ma colpiscono soprattutto gli evangelici.

Nel 2020, dopo una vicenda legale durata anni, il Consiglio di Stato ha approvato la richiesta della chiesa evangelica Punto Luce di San Giuliano Milanese di tornare nei suoi locali che erano stati precedentemente chiusi dal Comune per un sopruso legato all’applicazione della legge regionale. La sentenza finale ha respinto le azioni di San Giuliano Milanese e ha riconosciuto "vari abusi nel comportamento del Comune". Vediamo lo stesso schema usato contro Punto Luce nel caso di Breccia di Roma, quando i burocrati locali o nazionali perseguitano le piccole chiese evangeliche per molti anni con costose sfide legali. Molte piccole chiese, prive di risorse finanziarie o di contatti, non possono resistere alle persistenti vessazioni burocratiche. Quando gli italiani sperimenteranno davvero la libertà religiosa che la loro Costituzione riconosce ma che lo Stato non riesce a realizzare pienamente?